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Friuli Venezia Giulia

Università di Trieste: INDIETRO TUTTA!

Trieste,

USB interviene su alcune interpretazioni stravaganti a danno del personale Tecnico-amministrativo

Pare incredibile ma, quando c’è da dare una interpretazione del contratto e\o delle leggi, potete star certi che – 8 volte su 10 – avrà la meglio quella restrittiva.

Ne abbiamo avuto riprova con le recenti PEV – Progressioni economiche verticali.

I colleghi provenienti dalla categoria C inquadrati – dopo un concorso interno - nella categoria superiore D, se già C7 o, a maggior ragione, C8, si ritroveranno con maggiori responsabilità ma senza alcun aumento salariale per un numero indefinibile di anni.

Tutto questo per una stravagante interpretazione retroattiva del nuovo CCNL – Contratto collettivo nazionale di lavoro, portata avanti dall’ateneo nonostante i bandi concorsuali siano stati pubblicati sotto la vigenza del precedente CCNL e, quindi, in applicazione delle più favorevoli regole previste da quel contratto, oggi non più in vigore.

Chi volesse approfondire potrà farlo leggendo l’allegata nota USB formalmente acquisita a protocollo di ateneo (solo ciò che è protocollato è reale). Alla richiesta USB, l’università ha risposto che è in corso un approfondimento (vedere allegati).

Era accaduto di peggio: mesi or sono alcuni colleghi C passati alla categoria D dopo un concorso pubblico esterno, si sono visti diminuire il salario e ridotte le ferie, con buona pace del merito (per quelli che ancora ci credono).

E che dire di quei colleghi che, dopo anni ed anni di svolgimento di funzioni superiori a quelle del proprio inquadramento, hanno letto bandi concorsuali interni in cui il loro lavoro non era preso minimamente in considerazione (nota USB assunta a protocollo di ateneo in data 17/04/2024, con il n. 63606).

Questi documentati fatti ci riguardano tutte e tutti perché fanno parte di un certo modo d’intendere il rapporto con il personale TA (nuovi assunti e non).

Un altro esempio.

Alcuni sindacati (USB, CISL e UIL) presentano una formale, documentata e motivata richiesta di aumento dell’indennità sostitutiva di buono pasto, così da portarla dalle attuali 10,00 euro lordi a 15,00 euro lordi per ogni rientro pomeridiano.

Prima vengono accampati motivi fiscali, poi questioni legate al welfare di ateneo, in seguito asserite difficoltà di bilancio… con alcuni che in trattativa paventano rischi gravi (ma quali? Per chi? Non è dato sapere).

Tutto pur di non dare 5,00 euro lordi di aumento mentre altri aumentano le prebende per alcuni affermando che la qualità va premiata.

In allegato la richiesta presentata da USB sul salario in caso di progressioni verticali e la correlata risposta dell’amministrazione universitaria.

Trieste, maggio 2024

Il coordinatore USB PI – Università di Trieste

Ferdinando ZEBOCHIN