COMUNICATO SINDACALE
The illusionist
Come in un gioco di specchi, la realtà può apparire deformata a tal punto da non essere riconoscibile.
Qualcosa di simile sta accadendo con l’<indennità di sportello>, una delle componenti storiche del trattamento accessorio di alcuni dipendenti.
Il più recente contratto collettivo integrativo di ateneo da alcuni sottoscritto il 12/04/2023 ricorda la definizione come segue:
<Attività di front-office svolta con continuità presso lo sportello inteso come "postazione fisica", nel rispetto di orari predeterminati e ufficialmente resi pubblici, caratterizzata dal dover far fronte, con rapporto diretto, ad un flusso di utenza esterna di particolare intensità, prevalentemente studentesca. Garanzia di un supporto/servizio qualificato all’utenza dei servizi di front-office>.
All’attività in argomento era correlato il pagamento, ai dipendenti interessati, di euro 2,60 per ogni giornata di attività.
In questi anni il pagamento di questa indennità è stato sospeso durante la chiusura obbligatoria dell’ateneo per l’emergenza sanitaria Covid e in seguito ulteriormente sospeso in attesa di una nuova definizione del concetto di “sportello”.
Come già detto e scritto dal sindacato USB in questi anni, c’è da chiedersi se gli studenti abbiano oppure non abbiano continuato ad iscriversi e immatricolarsi all’università di Trieste, abbiano oppure non abbiano chiesto cambi di corsi di studio, trasferimento da e verso altri atenei, abbiano oppure non abbiano continuato a chiedere informazioni ed inoltrare richieste alle segreterie studenti e così via.
Delle due l’una: o alle richieste degli studenti-cittadini non ha fatto seguito alcuna risposta (inverosimile) o la funzione resa dal personale è continuata, sia pure in veste diversa e inedita e il compenso va riconosciuto.
Allo stesso modo, uscendo dall’ambito sportello e riflettendo a 360 gradi sull’ateneo, c’è da domandarsi se alla chiusura dell’ateneo abbia fatto seguito una corrispondente chiusura/sospensione di tutte le attività e funzioni svolte dall’università: dalla didattica, alla ricerca, alla funzione amministrativa, tecnica, gestionale, di collaborazione alla didattica e alla ricerca.
Anche per questo il sindacato USB è favorevole ad una estensione del concetto di sportello, comprendendo anche le più recenti modalità di erogazione del servizio pubblico, così come all’ampliamento del numero dei colleghi che la possono percepire.
Purchè questo avvenga senza trucchi, vale a dire senza utilizzare la vicenda dell’indennità di sportello come cavallo di troia per attaccare tutte le indennità fino ad oggi pagate senza una previa valutazione analitica, inutile, dannosa e soffocante.
La più recente proposta in materia e i primi dati già chiesti ad alcuni uffici lasciano prevedere che l’indennità sarà corrisposta previa quantificazione del numero degli E-Mail ricevuti, eventualmente del numero delle risposte date entro un dato numero di ore dal ricevimento della richiesta e così via. In prospettiva, potrebbe estendersi anche alle telefonate ricevute, perse ed altro ancora.
Una contabilità analitica degna di miglior causa considerato che l’importo annuo lordo di cui si parla è di euro 250,00, elevabile a euro 400,00 per i dipendenti “individuati” che lavorano in alcune strutture.
In conclusione, ad avviso del sindacato USB quando gli importi in ballo sono di modesta entità è ragionevole rapportarli a giornata lavorata, senza ulteriori misurazioni. A maggior ragione a fronte di un’emergenza salariale più volte segnalata (anche da ricerche indipendenti) e denunciata da questo sindacato di base.
Desta perplessità che la proposta dell’ateneo sia supportata da alcuni.
Firmato: USB Pubblico Impiego – università di Trieste
Coordinatore di ateneo: Ferdinando ZEBOCHIN