L’Unione Sindacale di Base Sanità ha incontrato la segreteria particolare del ministro della Salute, on. Roberto Speranza.
A fronte delle carenze e delle difficoltà nelle quali versa il SSN, del definanziamento al quale è stato sottoposto nell’ultimo decennio il Fondo Sanitario Nazionale, USB ha rappresentato al governo l’esigenza di un vero cambio di passo che porti la sanità al centro dell’investimento pubblico, pur valutando positivamente i provvedimenti contenuti nell’ultima Legge di Bilancio,.
Come prima cosa USB ha chiesto il recupero dei 37 miliardi di finanziamento persi dal 2010 al 2019, primo ma essenziale passaggio per garantire in maniera uniforme l’erogazione dei LEA (livelli essenziali di assistenza) e il reintegro del personale.
Nello specifico abbiamo chiesto un piano di assunzione straordinario di tutte le figure professionali e in particolare, l’immissione in servizio di 100.000 infermieri per raggiungere il rapporto infermiere/cittadino presente nei paesi europei avanzati e per garantire l’adeguato livello di risposta al cittadino, in particolare nei Pronto Soccorso afflitti da perenne sovraffollamento.
Inoltre è stata chiesta con forza la reinternalizzazione dei servizi sanitari, fra i quali i servizi della rete 118 e dell’Emergenza Urgenza, e la stabilizzazione del personale precario.
Abbiamo infine chiesto la presenza del ministro Speranza a un convegno/confronto pubblico sulla sostenibilità finanziaria del SSN e l’insostenibilità sociale della sua distruzione.
USB - Esecutivo Nazionale Sanità