In un contesto di attacco generale e di smantellamento dei diritti dei lavoratori ad opera dei governi con il benestare dell'UE, la classe padronale con l’assenso dei sindacati complici continua a spremere al massimo i lavoratori per renderli totalmente schiavi.
Quando abbiamo lanciato la campagna SCHIAVI MAI qualcuno ci ha accusato di estremismo ed esagerazioni, perché per i più la schiavitù è soltanto l’immagine di un bianco che frusta un nero in catene.
La frusta strumento materiale di controllo e gestione dei processi produttivi, nell'era “moderna” si è dematerializzata nei termini flessibilità, produttività, competitività, efficentamento, razionalizzazione, velocizzazione fino ad arrivare ad automazione e robotizzazione. Fruste psicologiche, rimaterializzatesi prima in microchip nel badge o nelle app dei telefonini, adesso nei braccialetti che vibrano quando il lavoratore sbaglia mossa.
Oggi questa schiavitù pur diversa nei modi e nel metodo provoca gli stessi effetti materiali e di dolore sull'uomo in generale e sui lavoratori nel caso specifico e cioè l'annullamento dell'esistenza stessa della persona che diventa strumento meccanizzato di produzione.
Fino a oggi governi e amministratori si sono prostituiti alle multinazionali regalando soldi a pioggia pensando che portassero lavoro e benessere. Invece, come è sotto gli occhi di tutti, hanno creato lavoro di bassa qualità, sfruttamento e schiavitù quando va tutto bene, sotto la minaccia di abbandonare tutto e tutti per delocalizzare altrove, sempre in cerca di altri lavoratori più sfruttabili e governi più accomodanti. Se questo è l'utilizzo che si fa del progresso, noi vi diciamo “no grazie”.
Per questo l'USB invita tutti i lavoratori di Amazon ad alzare la testa ed a ribellarsi contro lo status quo, come hanno fatto i facchini della logistica e i braccianti agricoli.
LOTTIAMO PER LIBERARCI DALLA SCHIAVITÙ, E NON PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DEGLI SCHIAVI
USB Lavoro Privato
Aderente
alla FSM