Al termine di un giro di incontri che la USB ha avuto con il Direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, con il Segretario generale del Ministero delLavoro, Paolo Pennesi, che ha partecipato all’Assemblea nazionale dei lavoratori delle Direzioni territoriali del lavoro e degli ispettori di vigilanza del ministero organizzata dalla USB il 20 aprile scorso e, in ultimo, con il Presidente dell’Inps, Tito Boeri, e con il Direttore generale dell’ente previdenziale, Massimo Cioffi, nell’ambito dell’Assemblea nazionale degli ispettori di vigilanza di Inps e Inail convocata dalla USB il 21 aprile, possiamo a questo punto tirare le somme sulla proposta di istituzione dell’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, contro la quale USB negli ultimi due mesi ha prodotto una serie d’importanti iniziative, compreso lo sciopero del 18 marzo,che hanno sicuramente contribuito a frenare l’iniziativa del Governo e del Ministero del Lavoro.
USB non si è limitata a contrastare l’istituzione dell’Agenzia, ma ha avanzato concrete proposte per migliorare il coordinamento dell’attività ispettiva e produrre maggiore tutela per i lavoratori, salvaguardando al tempo stesso l’autonomia degli enti coinvolti, perché i punti centrali restano quelli di evitare un ulteriore arretramento dello Stato dai territori e impedire che il potere politico metta definitivamente sotto il proprio controllo l’attività di Vigilanza.
Dagli incontri è emerso che l’ipotesi originaria dell’Agenzia unica dislocata su18 sedi, che nel frattempo sarebbero state incrementate a 30, è di fatto naufragata, anche se ancora resta in piedi come proposta. Il Ministero dell’Economia avrebbe fatto sapere che i 25 milioni di risparmi prodotti dalla soppressione delle Direzioni territoriali del lavoro non sarebbero messi a disposizione dell’Agenzia, nemmeno in parte, ma finirebbero nelle casse della Ragioneria generale dello Stato. Questo elemento toglie evidentemente argomenti al Ministero del Lavoro, che resta nell’impossibilità di avanzare una proposta appetibile nei confronti dei lavoratori che sarebbero assegnati all’Agenzia. Resta forte e motivata, inoltre, la contrarietà delle Amministrazioni di Inps e Inail all’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro.
Prende sempre più piede l’ipotesi che si vada nella direzione di un coordinamento delle attività di Vigilanza, lasciando di fatto il personale nelle proprie sedi. Non è tuttavia chiaro in che modo si attuerebbe il coordinamento e resta, quindi, di attualità la previsione di un’Agenzia, magari organizzata inmodo diverso da come inizialmente proposta nella bozza di decreto circolata ufficiosamente. Quel che è certo è che i tempi stringono e nel piano del Governo è previsto che entro maggio la cosa sia definita.
Riteniamo che non si debba in alcun modo abbassare la guardia e le iniziative del 20 e 21 aprile sono lì a testimoniare il costante impegno della USB sulla questione. Allo stesso tempo continueremo a seguire con attenzione ogni eventuale sviluppo che riguardi l’altra Agenzia prevista dalJobs Act, quella sull’occupazione, sulla quale manteniamo il nostro drastico giudizio negativo, pronti ad intervenire con ogni mezzo per contrastarne l’istituzione.
L’iniziativa nazionale di ieri all’Inps e all’Inail si è conclusa con un presidio davanti alla sede nazionale di Confindustria, per richiamare l’attenzione alla contrarietà della USB al Jobs Act e allo smantellamento delle tutele deilavoratori in esso contenute.
Il 24 aprile tutti in piazza, per la manifestazione nazionale contro il DDL Scuola che partirà alle 10 da Piazza della Repubblica e per sostenere ilpresidio nazionale dei lavoratori ex LSU ATA, sempre alle 10, davanti allasede del MIUR.
USB Pubblico Impiego