MEGLIO SUBIRE O RITROVARSI DISOCCUPATI?
Il dilemma del Sud
Il Popolo della nostra provincia, e del Sud in generale, è un popolo sicuramente solidale, disposto a fare sacrifici pur di salvare il collega, lavoratore a rischio licenziamento. Questo nobile cultura, però dà adito a notevoli e frequenti abusi.
Ribadiamo che l’accordo sindacale della Network di Molfetta è un accordo errato e, come tanti accordi aziendali siglati dai sindacati confederali, gioca al ribasso sia sulle condizioni economiche sia sulla qualità del lavoro. Si persevera nello scaricare sulla pelle dei lavoratori delle colpe che non hanno commesso. Alla accondiscendenza dei sindacati confederali si aggiunge, peraltro, il ruolo delle istituzioni sempre pronte ad ogni sospiro di crisi a ripristinare le cassa delle aziende, gli ammortizzatori sociali, i contratti di solidarietà, i corsi di riqualificazione sempre inesistenti ecc, Accordi di programma che non hanno mai una fine ed una verifica. Sono queste le situazioni che opprimono i lavoratori, lasciati soli di fronte al dilemma: riduzione dei diritti e dei salari o disoccupazione?
Nel caso del call-center è successo esattamente questo, così come succede all’ex ILVA di Taranto, sempre con il dilemma salute o disoccupazione?.
Questo stato di cose ha determinato che in Puglia e nella nostra provincia, nei fatti, il costo del lavoro è molto basso, quando si raggiunge la cifra di mille euro è un miracolo, basti pensare ai tantissimi lavoratori coinvolti nel polo logistico di Bari.
Sarà un caso che in ogni vertenza in cui siamo coinvolti ci ritroviamo sempre sindacati firmatari di contratti acquiescenti con le aziende? Sarà un caso che cala sistematicamente il numero degli iscritti ai sindacati e con esso la fiducia dei lavoratori nelle OO.SS.? Ecc ecc.
Probabilmente i benpensanti bisogna cercarli altrove.
Per tornare sulla vicenda di Molfetta, siamo in presenza di una azienda con quasi 4000 lavoratori, in prevalenza giovani… che idea di sindacato e di lotta avranno questi lavoratori?
Pensiamo sia arrivato il tempo in cui seriamente si apra un forte dibattito pubblico sul lavoro e sull’occupazione, finalizzato al ripristino di diritti e dignità del lavoro nonché di un vero piano occupazionale che freni l’emorragia dei giovani dal Sud.
Bari, 29/01/20
p. USB Puglia
P. Corallo