Nel marzo scorso, all'inizio dell'emergenza Covid-19, l'assessore Razza, nella eventualità anche in Sicilia,di potenziali scenari emergenziali causati dalla pandemia, aveva preannunciato l'ipotesi che venisse riaperto - come Centro Covid - uno dei 4 ospedali dismessi dalla Regione Sicilia con troppa fretta, facendo un evidente favore alla sanità privata.
Gli ospedali a cui faceva riferimento Razza erano l'Ospedale Vittorio Emanuele (OVE) o il Santa Marta, quest'ultimo dismesso alla fine nel 2019. Ovviamente, nulla di tutto ciò è mai accaduto,
tutto perfettamente in regola con la coerenza che contraddistingue l'assessore Razza.
Intanto il Centro Covid-19 a Catania si trova a Librino, presso l'ospedale San Marco, ma prima di essere ricoverato al San Marco, il malato di Covid deve passare dal Pronto Soccorso del Policlinico, che non è un pronto soccorso esclusivo Covid-19, e dopo l'avvenuta accettazione sanitaria e burocratica, in ambulanza, viene trasportato al Centro Covid.
Attualmente negli ospedali di Catania non risultano reparti chiusi: ci sono reparti al Policlinico (Ostetricia, Ginecologia, Pronto Soccorso Ostetrico, Sala parto) e al San Marco (Ginecologia, Ostetricia, Cardiologia, Neurochirurgia) in semi-emergenza, cioè gli stessi che a ottobre sono stati chiusi (infermieri, operatori sanitari, medici risultati positivi) o dove sono state ridotte drasticamente le attività, come i ricoveri estranei al coronavirus.
Per la salvaguardia e la tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità pubblica; per la salvaguardia dal coronavirus dei ricoverati per altre patologie; per il diritto alle cure per tutte e tutti qualunque sia la patologia; per sanità pubblica e assunzioni stabili:
USB Catania chiede l'avvio immediato dei lavori che possano permettere la riapertura intanto di tutti quei padiglioni dell'Ospedale Vittorio Emanuele idonei per affrontare l'attuale emergenza.
USB Federazione di Catania
Catania 13/11/20