Lo scorso 1° ottobre la USB ha partecipato all’audizione sul DDL N. 1476 che, all’artico 5, prevede l’autorizzazione di ulteriori 1.003 assunzioni all’INPS, utilizzando la graduatoria degli idonei del concorso pubblico a 967 posti di consulente della protezione sociale, area C, posizione economica C1.
Nel prendere atto con soddisfazione di tale provvedimento, la delegazione della USB ha tuttavia evidenziato che, a fronte di un fabbisogno ideale stimato dall’INPS con la Determinazione presidenziale N. 153 del 30 novembre 2018 in 31.155 unità, a seguito del contingentamento della spesa la stessa Determinazione ha stabilito un fabbisogno possibile di 28.788 unità, quindi un numero complessivo di personale ben al di sotto di quello necessario.
La successiva Determinazione presidenziale N. 16 del 17 aprile 2019, che ha annullato e sostituito la Determinazione N. 153, è intervenuta esclusivamente nella rimodulazione del fabbisogno relativo alle singole aree professionali senza modificare il numero complessivo di personale necessario. La stessa Determinazione, che ha riformulato il piano triennale dei fabbisogni dell’INPS, prevede che alla fine del 2019 e del 2020, nonostante l’ingresso di nuovo personale, si registri una carenza di unità lavorative.
La delegazione della USB ha quindi rappresentato alla Commissione la necessità di ulteriori 3.000 assunzioni entro il 2020, oltre a quelle già autorizzate o in corso di autorizzazione, per far sì che l’Istituto previdenziale garantisca la continuità amministrativa a fronte dei pensionamenti ordinari e di quelli con quota 100, nonché per rispondere ai numerosi adempimenti demandati all’Istituto.