Non ricordiamo negli ultimi anni una stagione sindacale così intensa.
Dal lavoro pubblico, a quello privato, al mondo del sociale, tutti sono stati coinvolti e stravolti dalla pandemia, situazione che determinerà un cambiamento epocale. Una rivoluzione si abbatterà sul mondo del lavoro e del welfare nel quale l’emergenza COVID-19 delineerà inevitabilmente un “prima” e un “dopo”.
Ed è proprio sui temi che un’Organizzazione sindacale saprà indicare nell’imminente futuro e sulle proposte che sarà in grado di sostenere, delineando uno scenario possibile, che quel “dopo” potrà avere un peso diverso, una ricaduta differente nella vita lavorativa e privata di ciascuno di noi. Ci aspettano tempi duri e difficili, lo sentiamo ripetere ogni giorno, durante i quali gli attacchi verso i lavoratori si intensificheranno.
Come USB abbiamo ricevuto tanti apprezzamenti e incoraggiamenti da moltissimi lavoratori che hanno osservato la nostra presenza, decisa e ferma, durante l’emergenza COVID-19. Più del solito durante questi mesi, siamo stati presenti, mettendo in campo ogni azione possibile per garantire la messa in sicurezza dei lavoratori e dei cittadini sfidando apertamente dirigenti assenti o indifferenti persino dinanzi alla drammatica situazione che stiamo vivendo nella quale il fattore tempo si rivelava decisivo rispetto all’esito delle azioni intraprese.
Ricevere riscontri positivi da parte dei lavoratori costituisce un sostegno imprescindibile per l’USB, un segnale importante che anima le battaglie, che sostiene la difficile lotta per la tutela dei diritti dei lavoratori e per la sicurezza di ciascuno di noi che ci incoraggia a non arretrare.
Ma oggi, soprattutto oggi, incoraggiamenti e apprezzamenti non bastano, perché la profonda ristrutturazione del mondo del lavoro pubblico impatterà anche sul nostro settore e, se non adeguatamente contrastata, la crisi sanitaria rischia di divenire l’occasione per erodere ulteriormente i nostri diritti. Le sfide che ci attendono sono tante ed è questo il momento in cui i lavoratori devono uscire dalla “zona grigia” e scegliere a quale progetto vogliono aderire, da che parte vogliono stare.
È il momento in cui il sostegno dato a parole, si concretizzi attraverso una manifestazione di responsabilità, attraverso un percorso condiviso che parta dai lavoratori e prenda voce nelle azioni sindacali attraverso i delegati ai quali quella voce viene affidata.
È il momento in cui ogni lavoratore, con l’iscrizione sindacale, assuma una responsabilità e la manifesti apertamente dichiarando qual è il mondo del lavoro che vuole oggi e quale patrimonio di diritti vorrà consegnare ai propri figli, per il lavoro di domani.
Per fare questo vi chiediamo un passo avanti iscrivendovi ad USB, non solo apprezzandone le azioni, lasciando che i delegati USB facciano le loro battaglie.
È il tempo dei fatti.
Il sostegno che USB ha dato e continua a dare ai lavoratori, oggi lo chiede a chi ha apprezzato la sua azione sindacale. Usciremo da questa emergenza, non tornando a quel che era prima perché “il prima” ha preparato ciò che oggi stiamo vivendo.
Dai sostegno a chi ti rappresenta davvero, trasforma il tuo consenso in partecipazione.
Iscriviti ad USB PI.