Da alcuni anni il personale della sede INAIL di Roma Tuscolano subisce puntualmente stress termico nelle giornate estive di maggior caldo, così come in quelle invernali più gelide.
Questo perché da anni l’impianto di climatizzazione ormai obsoleto funziona male, ma da lunedì 12 agosto è completamente fermo!
Malgrado le ripetute segnalazioni da parte della RSU e dell’RLS, sembra che il problema non si possa risolvere. Sarà perché è stato rinnovato l’appalto per la manutenzione dell’impianto al consorzio Manital, salito alle cronache perché non paga gli stipendi da mesi ai suoi 10mila dipendenti, sarà perché l’INAIL è così occupato a garantire la manutenzione degli immobili storici dell’Ente Eur, acquisiti per consentire il completamento della nuvola di Fuksas, sarà perché l’istituto è troppo impegnato ad acquistare procedure informatiche inutili e dannose, tablet ed iPhone per tutto il personale, che la sicurezza e la messa a norma delle sedi Inail restano sempre indietro.
I lavoratori e le lavoratrici della sede di Roma Tuscolano, insieme all’utenza a cui malgrado tutto responsabilmente si è continuato a garantire il servizio, stanno vivendo in questi giorni di allerta caldo per la capitale ancora una volta uno stress termico inaccettabile per qualsiasi ambiente di lavoro, figuriamoci per una sede INAIL, tra l’altro costruita tutta in vetro.
Ed è solo un caso che non sia stato ancora necessario chiamare il 118 per malori, come negli anni passati.
La USB INAIL, dopo aver trasmesso l’ennesima comunicazione all’Amministrazione, non avendo ricevuto alcuna risposta e nella consapevolezza che questa situazione non verrà risolta in tempi brevi, ha segnalato la questione anche allo SPreSal e all’Ispettorato del Lavoro e metterà in campo tutte le iniziative necessarie a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori e della fragile utenza dell’INAIL.
14 agosto 2019
USB P.I. INAIL