Il testo della lettera inviata da USB e Orsa all’assessore Patané e alla dirigenza Atac.
USB Lavoro Privato Trasporti Roma e Lazio e Orsa TPL Lazio sono a segnalare la ormai insostenibile e grave situazione riguardante le segnalazioni social del personale front-line di Atac, alle quali l'azienda anziché porre un freno fa seguire contestazioni disciplinari. Lavoratori che ogni giorno sì interfacciano con l'utenza con difficoltà per i continui disservizi generati da anni di dirigenza non all’altezza dei propri compiti e dai mancati investimenti di una politica che non facilita il trasporto pubblico ma incrementa un servizio privato totalmente inefficiente.
Siamo a rappresentare le condizioni di lavoro critiche del personale viaggiante, dei verificatori, dei macchinisti, dei venditori di titoli di viaggio, degli operai e di tutto quel personale che ogni giorno è a contatto con l’utenza. Vi vogliamo ricordare che ormai sono innumerevoli le aggressioni subite dal personale, non per colpe personali ma per inefficienze aziendali. Azienda che si guarda bene dal difendere i propri dipendenti, non basta dichiararsi parte civile su un eventuale giudizio futuro, ma dovrebbe rendersi protagonista attiva nel difendere il proprio personale.
Continuiamo ad assistere ad un’utenza inferocita contro il personale fomentata da giornalisti mediocri che si divertono a filmare, fotografare e scrivere di situazioni che coinvolgono lavoratori, secondo loro poco consone. La realtà è che ritraggono particolari attimi che difficilmente corrispondono a verità.
L’azienda di tutta risposta, per farsi una immagine pulita, mette immediatamente alla gogna il malcapitato lavoratore nascondendo le proprie responsabilità. I lavoratori di Atac, che prestano la propria opera a contatto con l’utenza, non hanno servizi igienici (i bagni chimici sparsi per la città sono indegni per ogni essere umano), non hanno un posto dove attendere l’inizio del proprio servizio (sono sotto l’acqua quando piove, al freddo d’inverno e sotto il sole cocente d’estate); è una categoria considerata usurante perché svolge turni massacranti, che incidono sulla salute, con conseguenti patologie come ernie discali e cervicali, per colpa delle strade che si percorrono e per colpa di autobus ormai così vecchi che dovrebbero essere rottamati. In tanti soffrono di tachicardia per gli spaventi che si prendono in servizio, per salvare il pedone che attraversa mentre parla al cellulare o per salvare i tanti monopattini che sbucano contromano, senza contare gli innumerevoli incidenti che si evitano con le auto private e in ultimo gli shock che subiscono conducenti e macchinisti quando qualcuno decide di suicidarsi sotto un autobus o sotto la metro. Sono lì ad affrontare la situazione e dare soccorso a chi ne ha bisogno.
Diffidiamo l’Azienda nel continuare a procedere con la metodologia della sospensione dal servizio, solo perché una persona mediocre invia o pubblica video che non rappresentano la verità, o semplicemente perché hanno visto un conducente con gambe accavallate fermo al capolinea, facendo cadere in un tunnel di disperazione il lavoratore e la sua famiglia finché non verrà reinserito in servizio e ripristinata la paga.
L’Azienda deve prendere immediatamente le distanze da certe metodologie e assumersi le proprie responsabilità; per la disciplina c'è il personale ispettivo che ha la facoltà di verificare e segnalare eventuali comportamenti anomali dei dipendenti.
Michele Frullo – USB Lavoro Privato Trasporti Roma e Lazio
Fulvio Spelonca – Orsa TPL Lazio
Roma, 24 maggio 2023