In data 5 giugno 2024, e solo dopo aver consultato i lavoratori e le lavoratrici in assemblea, l’USB -congiuntamente alla propria RSU- ha sottoscritto l’accordo quadro e il piano incentivante relativo alla procedura di licenziamento collettivo, che avverrà in maniera esclusiva con la formula della non opposizione, riguardante il comparto EPI di Roma e di Milano, riguardante nel complesso 26 lavoratori.
Riteniamo vincolante il rapporto con i lavoratori, per questo abbiamo rotto la consuetudine e deciso di sottoporre all’assemblea quanto era emerso il giorno precedente, nella sede romana di Unindustria, ove si è svolto l’esame congiunto che ha visto ad un tavolo unitario i rappresentanti aziendali, le RSU e le OO.SS. USB e FILCAMS CGIL.
In tale sede l’azienda aveva ribadito la necessità di fronteggiare un altro anno all’insegna di dati recessivi e negativi, e che per tali ragioni si era vista costretta all’apertura di una procedura di licenziamento collettivo.
All’esame congiunto si è quindi presentata con una proposta di accordo che prevede la “non opposizione” e un piano incentivante che, come USB, abbiamo ritenuto doveroso sottoporre ai lavoratori e alle lavoratrici.
Infatti, sebbene l’accordo quadro metta al riparo da licenziamenti coatti e sancisca in maniera esclusiva il criterio della volontarietà, e sebbene il piano incentivante contenga elementi di rilievo, come USB siamo consapevoli del pericolo rappresentato da queste continue procedure di licenziamento, che sebbene con la modalità “volontaria” e incentivante è innegabile che colpiscano la vita dei lavoratori e impoveriscono il tessuto industriale.
L’USB a tutti i livelli si impegna a tenere informate le lavoratrici e i lavoratori e a vigilare scrupolosamente sulle varie fasi di questa procedura a partire dalla verifica congiunta prevista a settembre.
Al tempo stesso laddove dovessimo cogliere segnali preoccupanti non esiteremo a coinvolgere tutti e a ricorrere ai previsti passaggi istituzionali.
USB LAVORO PRIVATO