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PUBBLICO IMPIEGO PUGLIA

USB Giustizia Bari - CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE TEMPESTA

Bari,

CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE TEMPESTA... all'Ufficio Giudiziario di Bari.

Mai come ora è doveroso dire questa frase perché in questo ufficio giudiziario, quando la dirigenza vuole raggiungere degli obiettivi, agisce come un bravo agricoltore che si rispetti, infatti prima semina e poi raccoglie i frutti. Ma chi semina vento raccoglie tempesta.

Cosa stiamo dicendo? Siamo stati scippati della possibilità di carriera, ci hanno massacrato con l’aumento dell’età pensionabile, gli stipendi sempre più miseri a fronte di carichi di lavoro sempre più esorbitanti senza tralasciare che, quotidianamente, dobbiamo assicurare un servizio pubblico ineccepibile ad una utenza che, a ragione, ne pretende la garanzia. Ma … andiamo per gradi.

• Negli ultimi giorni sono stati assunti dei nuovi colleghi a cui è stato chiesto di scegliere l’articolazione dell’orario di lavoro. Chi ha optato per le 6 ore e 45 minuti per quattro giorni, con un rientro settimanale, ha ricevuto la direttiva che dopo le sei ore lavorative deve fare la pausa pranzo. Sì avete capito bene!!!... Deve fare la pausa pranzo!!!

• La nostra dirigenza ha detto ai nuovi assunti che, per il momento, deve fare la pausa pranzo anche se di contrattato non c’è ancora nulla.

Si deduce, dunque, che la nota che l’USB ha depositato e fatto girare il 16 di aprile u.s. non è stata né letta e né recepita, neanche come suggerimento. Quel che è più disdicevole, però, è che si fa i prepotenti con i neo assunti, con chi essendo alle prime armi e per di più in prova, non sa come difendersi oppure, ha paura di inimicarsi i capi.

Questa O.S. si chiede se la dirigenza abbia compreso alla perfezione che se vuole imporre la pausa pranzo a tutti deve anche garantire lo spazio necessario alla consumazione del pasto?

L’USB non capisce se la dirigenza abbia, altresì, recepito che il buono pasto e la pausa pranzo sono slegati in base a disciplinare del M.I.S.E che regola l’utilizzo dei buoni pasto per tutto il pubblico impiego.

 

Questo, però, non è ancora tutto. Pare che adesso anche nei pubblici uffici, secondo le convinzioni della nostra dirigenza, le festività non siano più garantite. Ormai anche nel pubblico impiego come nel privato, assistiamo a servizi festivi o notturni. Avete letto gli ordini di servizio emessi per la festività del 1° maggio? Avete letto l’ordine di servizio per la festività del santo patrono?

Per il 1° maggio due sigle sindacali hanno proclamato lo sciopero generale e, se si fosse trattato di un giorno lavorativo, sarebbe stato doveroso fare il presidio per garantire i servizi essenziali ma, il 1° maggio è, indubbiamente una festività, preceduta e seguita da normali giorni feriali. Pertanto, non ci sono urgenze da garantire ed invece la dirigenza che fa?!

Per l’imminente festività del Santo Patrono, 8 maggio, sembra che la dirigenza, per garantire le urgenze, abbia convocato una percentuale di personale che va oltre il 70%.

L’USB ha, da tempo immemore, richiesto di indicare quali siano i servizi che si vogliono garantire, così da determinare i profili e la quantità di personale da interessare ma …da questo orecchio ci si sente poco.

Così facendo, però, invece di organizzare il personale in base alla reale affluenza dell’utenza, (durante una festività, anche se festività locale, gli uffici legali - i nostri primi utenti - sono chiusi), la cittadinanza pensa a festeggiare e chi viene da fuori, ben conoscendo la ricorrenza, si guarda bene da venire, per cui non è necessario gonfiare le file dei lavoratori presenti in ufficio.

Sarebbe opportuno che quelle presenze fossero destinate ad altri giorni, quando il lavoro e gli utenti pressano le segreterie, le cancellerie e tutto il personale fa i salti mortali per mandare avanti questa barca, che fa acqua da tutte le parti e che rischia di affondare specie in un MARE IN TEMPESTA.

 

USB P.I. Giustizia - coordinamento provinciale Bari