Nella tarda mattinata di venerdì 23 novembre, l’Assessore ha convocato – nel palazzo regionale di p.za Oberdan, a Trieste - i Rappresentanti regionali, dell’Unione Sindacale di base, di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal, per esaminare gli effetti che si potrebbero determinare sul sistema del trasporto pubblico regionale a seguito del taglio dei finanziamenti Governativi - spending review.
L’Assessore ha informato i Rappresentanti sindacali che la Regione intende verificare un possibile reperimento di risorse economiche aggiuntive, sensibilizzando in tal senso i soci pubblici e privati delle 4 aziende di trasporto, in modo da riuscire a garantire comunque gli attuali livelli di servizio ed evitare possibili esuberi del personale di guida dei mezzi pubblici.
In tale contesto è stato annunciato un prossimo incontro tra l’Assessorato ai trasporti, le 4 Provincie e le rispettive aziende per valutare la condivisione e la praticabilità di tale proposta e scongiurare così la soppressione delle linee ed il ricorso alla cassa integrazione per gli autoferrotranvieri del FVG.
Anche nella nostra Regione, si sta quindi prospettando una situazione simile a quella che si è riscontrata – nei mesi scorsi - in molte altre Regioni italiane, dove le aziende di trasporto pubblico, a fronte della riduzione dei finanziamenti statali e dei bilanci aziendali dissestati, hanno deciso di ridurre il numero degli autobus in servizio, aumentare le tariffe e ridurre il numero dei dipendenti, anche con l’utilizzo della cassa integrazione.
I Coordinatori USB presenti all’incontro - M. Pincin, W. Puglia - hanno apprezzato e condiviso la proposta presentata dall’Assessore – che si colloca in linea con le precedenti proposte più volte presentate dall’U.S.B.
Tutto ciò – hanno ribadito i Coordinatori USB - appare più che giustificato nel F.V.G., ove la situazione del t.p.l. risulta essere sostanzialmente diversa, rispetto alla situazione delle altre Regioni italiane, in quanto già a partire dal 2001, le 4 aziende del F.V.G., che gestiscono la concessione dell’appalto del t.p.l. nelle Provincie di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia, hanno continuato a realizzare ogni anno degli ingenti profitti con i soldi che la Regione ha messo a loro disposizione!
TALI INGENTI SOMME DI DENARO sono andate a finire in buona parte NELLE CASSE DEL SOCIO PRIVATO “DEUTSCHE BAHN - ARRIVA “ e per la parte rimanente agli Enti Locali territoriali, ( Province e Comuni ) per UNA CIFRA CHE SFIORA I 15 MILIONI DI EURO ANNUI e che rappresenta oltre il 10 % del finanziamento complessivo - annuo - erogato dalla Regione F.V.G. alle aziende di t.p.l.
A fronte di una tale situazione economica - che per le aziende non si può certo considerare negativa - U.S.B. ritiene pretestuose e fuorvianti, le previsioni – rilasciate nei giorni scorsi - delle aziende di trasporto regionale, che da un lato paventano la revisione delle prestazioni previste nei contratti di servizio, ma dall’altro tralasciano volutamente di prendere in considerazione l’altissimo livello di produttività che gli autoferrotranvieri del FVG, continuano a dimostrare, con percorrenze chilometriche che si attestano annualmente sui 22.000 chilometri per il servizio urbano e di 38.000 chilometri per quello extraurbano, nel mentre i colleghi europei percorrono solamente 20.000 chilometri e quelli italiani, appena 17.000.
Durante l’incontro, U.S.B. ha stigmatizzato le dichiarazioni rese nei giorni scorsi dalle aziende ed ha valutato negativamente i timori espressi dalle stesse aziende, che a parere di USB risultano strumentali solamente alla necessità di garantire – anche nel futuro - la realizzazione degli ingenti utili di bilancio, tanto cari sia ai soci pubblici che a quelli privati, ma anche agli stessi amministratori e dirigenti aziendali, che in tal modo intendono a assicurarsi - anche nei prossimi anni - dei lauti stipendi, che già ora - peraltro - si aggirano attorno ai 300.000 euro annui; nel mentre i lavoratori del trasporto pubblico regionale - a cui viene negato il rinnovo contrattuale da ben 4 anni - continueranno a ricevere degli stipendi - che un recente rapporto O.C.S.E ha definito - tra i più bassi dell’intera area e della stessa Europa.
U.S.B. ha affermato che considera eticamente scorretto e riprovevole, che i finanziamenti pubblici continuino a finire nelle casse di quei gestori che persistono nel gestire in modo discutibile, i servizi di pubblica utilità, anche in violazione delle normative di Legge e contrattuali.
U.S.B. ritiene vergognoso – che in tale contesto – qualcuno possa pensare di far PAGARE ancora i cittadini e i lavoratori e pur considerando il pesante contesto economico di palese recessione, U.S.B. ha chiesto espressamente all’Assessore Riccardi di fare in modo che non sia consentito alle aziende di trasporto di ridurre il servizio ed il personale in organico e continuare comunque a realizzare degli utili spropositati - con i finanziamenti provenienti dalle tasse che vengono versate ogni anno dai contribuenti della Regione F.V.G.