Con l’approvazione della delibera n.19 del 28/06/2019, il Consiglio Metropolitano ha sancito definitivamente l’acquisto della sede unica di via Ribotta, che si ottempererà tramite la richiesta di un mutuo a Cassa Depositi e Prestiti di ben 45 milioni di euro e l’utilizzo di ulteriori 10 milioni di avanzo di amministrazione, decretando di fatto il fallimento dell’operazione “fondo immobiliare”. La messa in mora da parte della Corte dei Conti per presunto danno erariale, la presa d’atto di un reale “rischio di default del fondo immobiliare”, e la mancata vendita di tutti gli immobili che erano di proprietà della ex Provincia di Roma, con dei ricavi ben al di sotto delle aspettative, hanno obbligato l’amministrazione ad attuare il piano B con una soluzione meno spregiudicata, dichiarando addirittura che sono state seguite “le prescrizioni della giustizia contabile”. Attendendo che la magistratura contabile e non, concluda le indagini del caso e accerti le eventuali responsabilità, ricordando che la stessa non impartisce prescrizioni da seguire, ma accerta eventuali illeciti, come organizzazione sindacale non possiamo esimerci dall’esprimere un giudizio politico negativo su tutta l’operazione finanziaria, che ha privato l’Ente di un proprio ingente patrimonio immobiliare, consentendo ad immobiliaristi l’acquisto a prezzi vantaggiosi di beni di pregio, e i cittadini di risorse economiche che potevano essere impiegate nella sistemazione di strade e scuole.
Roma, 3 Luglio 2019
USB P.I. FUNZIONI LOCALI