Mario Frau invierà un contributo che verrà letto durante il convegno “ LE MANI SULLA COOP” che si svolgerà giovedì 7 febbraio, dalle ore 10.30 a Napoli, presso la MGALLERY di Palazzo Caracciolo, in via Carbonara 112, a cui, tra gli altri, interverranno il sindaco De Magistris e l’assessore al Lavoro Panini, esponenti di Magistratura Democratica Napoli e dell’associazione Giuristi Democratici; l’ex assessore alle Politiche Sociali Sergio D’Angelo; il Professor Antonello Petrillo dell’Istituto Universitario S. O. Benincasa.
Riteniamo importante il contributo di Mario Frau, autore di un libro denso che si snoda attraverso le sue esperienze di ex manager di Novacoop, ma che raccoglie anche tante altre vicende, mettendo il dito nella solita piaga di sempre: l'immagine patinata e buonista delle Coop e la realtà che vive chi vi lavora, assai meno solidale ed etica. Frau individua nel suo libro quelli che chiama “i 5 pilastri” della facilità per Coop di occupare enormi spazi economici nel paese. A riguardo dei dirigenti della cooperazione Frau parla di “gerontocrazia” e “casta di intoccabili”.
Frau nel suo libro tenta di portare alla luce le contraddizioni, le trasformazioni e le degenerazioni subite dal movimento cooperativo, con l'auspicio di poter provare a correggerne la rotta, [...] Dove sta quindi il segreto del successo delle coop? La spiegazione è molto semplice. Esse, per potersi librare alte nel cielo, sono costrette a liberarsi di ciò che viene ritenuto un pesante “vincolo” ( la finalità mutualistica) che ne impedisce e ne limita fortemente il volo ( lo sviluppo e la crescita) sacrificando i valori fondanti e il proprio D.N.A. ossia lo scambio mutualistico in favore dei propri soci, per sposare tout court la logica del mercato capitalistico e del profitto, senza tuttavia rinunciare ai vantaggi legislativi e fiscali propri ed esclusivi delle cooperative. [...]
Il contributo di Mario Frau, che ringraziamo, sarà sicuramente un’iniezione di fiducia per le centinaia di lavoratori campani in lotta che, oltre a rischiare la loro occupazione, si sentono defraudati di un progetto cooperativistico nel quale hanno investito mente, cuore e braccia.