Interveniamo in risposta al comunicato dell'Azienda USL Toscana nord ovest in merito alla carenza di personale sanitario denunciata dai lavoratori sanità USB, in particolare sulla problematica del servizio trasporti interni.
La risposta data dalla Asl è una "toppa peggiore del buco", una tesi difensiva che risulta essere un vero e proprio boomerang, l'azienda senza rendersene conto conferma in pieno quanto USB va denunciando da anni ormai, due anni fa abbiamo presentato addirittura un esposto alla Procura per denunciare il demansionamento delle operatrici sanitarie che con il cambio dell'appalto si ritrovarono da un giorno all'altro ad essere operaie semplici.
Appurato che il servizio è stato snaturato dalla Asl che con il nuovo appalto non ha più ritenuto necessaria la figura dell'operatore sanitario per il trasporto di pazienti, nella risposta la Asl conferma che il servizio con il nuovo appalto è stato ridotto drasticamente anche nell'orario, si è passati infatti da un servizio che era attivo dalle ore 7 alle 21 con operatori sanitari che stazionavano all’interno del pronto soccorso (gli operatori quando non erano impegnati nei trasporti lavoravano dentro il pronto soccorso), a un servizio ridotto dalle 8 alle 16 con operatori tecnici e non più sanitari.
Affermare che nulla è cambiato e che non è vero che il servizio trasporti da due anni va ad inficiare sul lavoro degli operatori sanitari dei reparti significa arrampicarsi sugli specchi, anzi è qualcosa che va oltre.
Su chi è andata a pesare l'inadeguatezza e l'insufficienza della nuova gara d'appalto se non sui pazienti e il già oberato personale sanitario dell'ospedale tutto?
Se la risposta data dalla Asl potrà "incantare" chi non conosce i fatti con noi lavoratori il giochino delle tre carte non attacca.
Sappiamo benissimo che da sempre il personale di reparto deve giustamente (guai se così non fosse) accompagnare comunque i pazienti critici nei trasporti e che quindi non c'è nessun demansionamento degli infermieri se questi collaborano e lavorano ai trasporti, il punto è che se gli OSS di reparto devono coprire i trasporti chi lo fa il lavoro degli OSS nei reparti? Gli infermieri?
Forse la Asl si è dimenticata che è firmataria del nuovo appalto, sapevano bene i dirigenti firmatari che nel nuovo servizio trasporti interni non era previsto l'impiego di operatori sanitari qualificati ma di semplici operatori tecnici, oggi i nodi vengono al pettine ma si preferisce negare l'evidenza.
È l'azienda stessa nel comunicato ad ammettere che per garantire la copertura dei trasporti fino alle 21, già a partire da gennaio 2022 è stato dato corso a una riorganizzazione delle attività interne allo stabilimento, addirittura da aprile 2024 tutti i giorni un OSS viene tolto dalle attività ospedaliere e viene dirottato ai trasporti, è inutile girarci intorno
il personale per coprire il servizio fino alle 21 viene reperito dal personale ospedaliero dei reparti e dei vari setting, senza contare che il servizio trasporti non solo è stato ridotto nell'orario, nella qualifica del personale ma anche nel numero, fino alle 10 di mattina c'è un solo operatore!!
A tal riguardo, la direzione infermieristica dice di aver condotto un attento monitoraggio, della durata di 6 settimane, sulle attività di trasporto dalle 16 alle 21, USB farà altrettanto, monitoreremo anche noi, ci rivolgeremo agli RLS di competenza per verificare i dati di agosto e settembre, poi non mancheremo di contestare dati alla mano anche questa affermazione, fossero anche pochi interventi nessun paziente in reparto deve rinunciare a qualche cura o attenzione in più per colpa di un servizio trasporti non adeguato e per la carenza di personale.
Chiediamo che la Asl intervenga immediatamente per potenziare il servizio di trasporti interni, deve essere attivo dalle 8 alle 20 minimo con 2 operatori, il servizio trasporti interni è una cosa, la collaborazione del personale di reparto per il trasporto di pazienti critici è un'altra non facciamo confusione sulla pelle dei malati e dei lavoratori.
Ci rivolgeremo agli RLS competenti, se non ci sarà a breve una risposta vera dalla azienda ci vedremo costretti ad proclamare lo stato di agitazione su tutto il territorio provinciale, non solo in quello lunigianese, il problema dei trasporti interni all'ospedale di Pontremoli è soltanto uno dei tantissimi problemi, è inutile dare due spicci di incentivi se poi abbiamo le paghe più basse d'Europa, vogliamo assunzioni, una paga all'altezza delle competenze e tempo libero per stare con le proprie famiglie!
USB SANITÀ MASSA CARRARA