Per far fronte all’emergenza sanitaria da coronavirus, il decreto “Cura Italia” e quelli successivi, hanno dato alle aziende la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione e contestualmente chiedere il pagamento diretto all’INPS senza l’obbligo di comprovare le difficoltà finanziarie.
A oggi la maggior parte dei lavoratori e delle lavoratrici della ristorazione, del turismo e del pulimento, costretti a stare a casa da marzo, stanno ancora aspettando il pagamento della cassa integrazione. I più fortunati tra loro sono fermi al pagamento di maggio.
Parliamo di lavoratori e lavoratrici con un ammortizzatore sociale pari all’80%, debole in una retribuzione già sotto la soglia di povertà, che impedisce cioè di vivere. Ci chiediamo come questo governo possa ancora temporeggiare e non dare risposte sull’erogazione della cassa integrazione.
Il governo si deve assumere la responsabilità dei ritardati pagamenti, trovando il modo per pagare subito gli ammortizzatori sociali a tutti quei lavoratori e lavoratrici che ancora stanno aspettando.
Per tutti questi motivi USB aderisce e sostiene la manifestazione indetta dal comitato “Lavoratori Uniti” mercoledì 11 novembre con presidio in piazza Montecitorio dalle ore 10,30.
Facciamo sentire con forza la nostra voce
Unione Sindacale di Base – Federazione provinciale di Roma
Roma 9-11-20