Siamo venuti a conoscenza, tramite un articolo di stampa, della messa in SVENDITA degli immobili dell'istituto Gaslini, dopo l'approvazione del consiglio di amministrazione dell'istituto, allo scopo di reperire i fondi per l'assunzione a tempo determinato di personale, con la benedizione dei sindacati confederali
USB, pur essendo ovviamente favorevole all'assunzione di lavoratori, si dissocia fermamente da questa operazione della quale non eravamo a conoscenza, visto che nell'ultimo incontro tra RSU e Amministrazione, quest'ultima si era impegnata a trovare le risorse economiche per l'assunzione di personale in assistenza, ma in nessun modo si era parlato di mettere mano al patrimonio immobiliare dell'istituto, ereditato da lasciti e donazioni
Riteniamo che questa eredità sia un bene pubblico e che per le indispensabili assunzioni che chiediamo da tempo, si debbano trovare altre strade, come ad esempio chiedere fondi alla regione, o perché no direttamente alla curia tramite il presidente della fondazione Gaslini non che presidente del Galliera, cardinale Angelo Bagnasco. Anche perché sarebbe giusto che al nostro istituto siano destinate somme della stessa entità di quelle elargite al Bambino Gesù.
USB non è favorevole alla vendita dei lasciti degli ex pazienti e delle loro famiglie per rilanciare l’ospedale, un'operazione fatta esclusivamente per permettere a qualcuno di mettere le mani su un patrimonio enorme
Lo vediamo già all'ospedale Galliera dove gli immobili da dismettere per il nuovo ospedale valgono in tutto 47,9 millioni
Lo abbiamo visto in passato quando per risanare il deficit dell'istituto Brignole di oltre cinquanta millioni di euro si è venduto gran parte del suo immenso patrimonio immobiliare, oltre al trasferimento di quasi duecento dipendenti, senza però risolvere il problema di una delle aziende per la cura agli anziani più grandi d'Italia
Insomma la nomina del nuovo CDA del Gaslini ci sembra stia portando benefici ai soliti noti " I Privati"
Come è avvenuto all'Asl 3 con la nomina del commissario straordinario Luciano Grasso che ha deliberato l'adesione a CONFINDUSTRIA, sezione sanità, con il pagamento della quota associativa di 6 mila euro per il 2016, nonostante l’ARS ( Agenzia Sanitaria Regionale) finanziata con soldi pubblici, fornisca gli stessi servizi di Confindustria” come denunciato dal nostro sindacato
D'altronde le dichiarazioni del presidente della regione Toti durante l'incontro del 15 febbraio sono state molto chiare "Favorire l'entrata dei privati come nella sanità lombarda", quella sanità sotto i riflettori dopo le indagini e gli arresti dei suoi protagonisti
Noi non saremo complici dello smantellamento della Sanità pubblica, in questo filo di continuità iniziato con la giunta di centro destra Biasotti, proseguita con quella di centro sinistra Burlando e portata avanti dalla nuova giunta Toti
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