COMUNICATO STAMPA
“Con il presidio del 24 novembre siamo riusciti ad ottenere la convocazione di questa mattina al Ministero della Pubblica Amministrazione – afferma Daniela Mencarelli dell'esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego – ma l'incontro ha confermato quello che già sapevamo: il Governo e CGIL-CISL-UIL vogliono arrivare ad un accordo politico sui contratti dei lavoratori pubblici in tempo utile per sostenere il SI' al referendum del 4 dicembre”.
“Al sottosegretario Rughetti abbiamo contestato il metodo di confronto che travalica le regole sulla rappresentanza sindacale e i contenuti di un accordo che si annuncia vergognoso – incalza la dirigente della USB – Ci siamo sentiti rispondere che siccome l'accordo è politico le regole non valgono, come a dire che il Governo fa come gli pare”.
“All'arroganza della controparte abbiamo risposto con i contenuti della nostra piattaforma, pensando all'interesse dei lavoratori che aspettano dal 2009 il rinnovo dei contratti – prosegue Mencarelli della USB – aumento uguale per tutti di 300 euro mensili; abrogazione totale della Riforma Brunetta; costituzione di un'unica area professionale per superare lo sfruttamento dei livelli retributivi più bassi e favorire il riconoscimento della professionalità dei lavoratori”.
“Se il Governo pensa di comprare il SI' dei lavoratori pubblici con un piatto di lenticchie, per giunta esigibile solo alla fine del 2018, ha fatto male i conti – conclude la sindacalista della USB – Il 4 dicembre in tante e in tanti andremo alle urne per siglare con il nostro NO il licenziamento del Governo Renzi e della politica di tagli alla spesa sociale, oltre a quello dei sindacati complici CGIL-CISL-UIL pronti ancora una volta a svendere i lavoratori in nome di interessi politici”.