La denuncia per una procedura di infrazione è un atto che il cittadino europeo può avviare per ottenere dalla commissione europea l’avvio di un’azione (procedura) che verifica se lo stato italiano rispetta la normativa europea. Mentre per ‘reati’ contro la sicurezza economica il pilota automatico UE della procedura si avvia immediatamente, la commissione si è guardata bene di intervenire per la progressiva distruzione dei diritti dei lavoratori a seguito della sentenza della corte europea di settembre 2012 sull'anzianità di servizio. La direttiva 1999/70/CE recepisce un accordo tra associazioni datoriali europee e CES (i sindacati collaborazionisti europei) che poneva attraverso alcune clausole dei limiti alla reiterazione dei contratti a tempo determinato e tentava di mantenere dei diritti ‘paragonabili’ con i tempo indeterminato.
L’esempio dei tempo determinato nel pubblico impiego è esemplificativo. La reiterazione dei contratti oltre i 3 anni (5 nella ricerca) avrebbe dovuto portare alla sanatoria (come avvenne con il governo prodi nel 2006) ma recentemente Nicolais, Brunetta, Patroni Griffi ed ora D’Alia (e la Carrozza del MIUR) hanno bloccato, cancellato, impedito di assumere i precari anche alle amministrazioni che lo volevano fare….
Così noi li abbiamo denunciati. L’obbiettivo è mettere in evidenza le contraddizioni tra l’europa che mette in infrazione l’italia sul debito e ‘dimentica’ di constatare l’annullamento dei diritti dei precari.
Chiaramente se i diritti sono palesemente negati ai TD, le false collaborazioni e tutte le forme atipiche rappresentano la più chiara illegalità.
Ma la denuncia colpisce anche alcuni ‘effetti secondari’ dell’annullamento dei diritti.
In primo luogo per la ricerca il mancato riconoscimento dell’anzianità di servizio.
In secondo gli accordi sindacali che cgilcisluil hanno regalato a patroni griffi per ridurre piante organiche (e quindi possibilità di essere assunti) e per il definito blocco delle stabilizzazioni (accordo 11 maggio 2012).
In terzo luogo la negazione dei diritti sindacali (partecipazioni alle rsu e conteggi tra gli iscritti) attraverso i regolamenti per le elezioni RSU presso l’ARAN.
Siamo convinti che la stabilizzazione ed i diritti li otterremo comunque solo con una dura lotta, portando il conflitto in tutti gli enti di ricerca.
Non abbiamo mai smesso. ora vogliamo allargarlo ancora di più.
Fino a ricostruire una ricerca pubblica (Reloaded Pubblic Research) su committenza sociale con lavoratori a tempo indeterminato e piante organiche 'europee'.
Per questo saremo in mobilitazione tra il 30 settemnre ed il 3 ottobre e saremo in piazza il 18 ottobre.
contro questo governo, per una ricerca pubblica e stabilizzata.
In allegato le due denunce