Mentre tutti si affannano a disquisire sul numero dei tagli compatibili, la carenza di personale, ed in alcuni casi i processi di privatizzazione, continuano a caratterizzare i bisogni di cura dei cittadini di questa regione.
I lavoratori/ici della sanità pubblica e la USB vogliono rimettere al centro della discussione proprio i bisogni di salute e non le necessità di compatibilità tra le politiche nazionali e quelle regionali, perché la sanità non è un problema economico ma di risposte ai bisogni dei malati e di chi ci lavora.
Per questo abbiamo chiesto alla Regione un incontro che affronti i seguenti problemi.
1. Sospensione della delibera regionale 610 sui tempi minimi di assistenza per gli infermieri e gli oss.
2. La deroga all'assunzione del personale assente per lunghi periodi (“gravidanza” e “malattie lunghe”)la giusta rideterminazione del rapporto operatori/posti letto e la garanzia del diritto di godere di ferie e riposi.
3. La revisione dei modelli assistenziali per intensità di cure che non funzionano (Ulss 17 e Ulss 6).
4. La sospensione del processo di privatizzazione del servizio ambulanze di emergenza del 118 della Ulss 5 e la riorganizzazione del Pronto Soccorso Ulss 7.
SU QUESTI TEMI CHIEDIAMO UN CONFRONTO SERRATO E COSTRUTTIVO CHE NON ESITEREMO A SOSTITUIRE CON PERCORSI DI LOTTA QUALORA LA REGIONE NON VOLESSE DISCUTERE