La situazione dei ptv in Piaggio.
Sono circa 229 persone, 39 che hanno firmato il passaggio da contratto a termine a part-time verticale nel 2009, 70 che lo hanno firmato nel 2010 e 120 che lo hanno firmato nel 2012. Questo contratto è a tempo indeterminato ma per soli 7 mesi l’anno. Durante i restanti 5 mesi per Piaggio e per lo Stato non esistono, non hanno stipendio e non usufruiscono degli ammortizzatori sociali, questo tipo di contratto rende queste persone precarie nelle modalità e nel salario. Quest’anno le entrate dei ptv avvengono dopo la firma delle due procedure di mobilità, una del 2015 che ha visto l’uscita di circa 87 operai e quella firmata nel 2016 che prevede l’uscita di altre 180 unità. Il primo accordo del 2015 prevedeva che il 15% del totale delle uscite, cioè 13 persone, fosse trasformato da ptv a full-time. Con il nuovo accordo firmato ad inizio 2016, che prevede una procedura di mobilità volontaria per altre 180 lavoratori/rici si è arrivati alla conclusione che oltre a quelle 13 trasformazioni forse se ne aggiungeranno un’altra decina. Tutto questo avverrà se sarà possibile interrompere il contratto di solidarietà affrontando la discussione il 10 marzo con un incontro all’Unione Industriali a Pisa tra azienda e sindacati.
I sindacati che hanno firmato questi accordi fanno passare la stabilizzazioni di questi ptv come una vittoria, noi invece riteniamo che:
Visto che ormai sono in questo limbo dal 2009, la vera vittoria sarebbe stata la stabilizzazione di tutti i ptv, considerando che i numeri portati a casa sono irrisori. Infatti se eventualmente verrà data una risposta ai 13 più 10, non saranno completamente stabilizzati neanche tutti i 39 ptv che aspettano la stabilizzazione addirittura dal 2009. Tutto questo avviene per l’incapacità di certi delegati di trattare oppure di opporsi all’azienda.
Consideriamo questa pratica sindacale inadeguata, Fim e Uilm firmano accordi che ricadranno sulle nostre spalle senza fare assemblee e senza il mandato dei lavoratori, arrogandosi il diritto di decidere per i circa 2000 operai. Gli stessi protagonisti raccolgono firme per l’indotto e parlano di tutelare l’occupazione, ma questa non è certo la strada giusta e l’occupazione resta un miraggio.
Gli operai meritano di più!
Bisognerà arrestare la svendita dei diritti e tutelare veramente occupazione e salario con trattative serie e con il consenso dei lavoratori. Noi ptv dovremo lavorare per 7 mesi ma ormai con le fermate in solidarietà il nostro periodo lavorativo reale non è più neanche quello del contratto, sono anni che, anche per i fissi, i periodi di fermo si sono allungati a mesi interi e consecutivi, questo sicuramente è dovuto alla crisi di vendite ma soprattutto alla politica aziendale sbagliata di esternalizzare sempre di più le lavorazioni.
COORDINAMENTO USB PIAGGIO
GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 ORE 17:30 PRESSO 7 SOIS 7 LUAS VIALE RINALDO PIAGGIO 82 PONTEDERA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL COORDINAMENTO SINDACALE USB PIAGGIO
COSA PROPONIAMO DI FARE IN PIAGGIO:
- Un progetto sindacale che dia spazio e voce ai lavoratori coinvolgendoli nelle decisioni che li riguardano.
- Proponiamo la separazione dei collegi tra operai ed impiegati per l’integrativo aziendale.
- Tutelare i lavoratori sul piano del salario e dei diritti, con attenzione alla delicata questione degli ammortizzatori sociali, (riduzione di orario fino a sei ore giornaliere, con conseguente maturazione dei ratei) respingendo cosi qualsiasi tipo di attacco nei confronti dei lavoratori fino ad ora discriminati.
- Affrontare e risolvere la stabilizzazione dei PTV.
- Affrontare con la necessaria determinazione le richieste aziendali su aumenti di produttività ed efficienza.
- Dare centralità al ruolo della Rsu composta da delegati-lavoratori, senza intromissioni da parte di burocrati sindacali.