Stringere i tempi per la corretta progressione nella soluzione della crisi Alitalia. Questo è quanto l’Unione Sindacale di Base ha chiesto al ministro Di Maio mercoledì 12 al MISE durante l’incontro con le parti sociali atteso oramai da due mesi. Il ministro ha illustrato i punti per il rilancio, iniziando con la manifestazione d’interesse di FS e con le ipotesi di partnership di Delta e EasyJet.
È terminato nei giorni scorsi anche l’iter per il rinvio della restituzione del prestito ponte, che slitta di sei mesi. Dalla manifestazione d’interesse di FS, il ministro ha indicato la fine della due diligence e la definizione del piano industriale per la data del 31 gennaio. È stato citato il modello francese come riferimento agli assetti societari che la NewCo potrebbe avere, con il capitale sociale dell’azienda partecipato per il 14% da parte dello Stato. Questo garantirebbe le scelte per il rilancio.
USB ritiene che, nonostante le premesse, siano ancora tutti in piedi i meccanismi deprecabili che negli ultimi vent’anni hanno svuotato la compagnia e che possono inceppare un procedimento corretto. L’intervento dello Stato non può essere visto come puramente integrativo rispetto alle esigenze di rifinanziamento dell’azienda lasciando il boccino delle scelte strategiche in balia di un mercato che nel trasporto aereo è totalmente alterato, specialmente tra i vettori operanti nel Paese. Manca, infatti, la riforma del quadro normativo indispensabile per ridurre il dumping e la concorrenza che di fatto si esplicita innanzitutto in una corsa al ribasso sulle condizioni e sul costo del lavoro.
È necessaria la convergenza su quattro punti:
- mantenimento dell’unicità del perimetro aziendale con rientro di tutte le attività di manutenzione degli aeromobili e la ricostituzione delle professionalità tecniche interne all’azienda e il potenziamento dell’Information Technology.
- piena occupazione fino a zero esuberi
- salvaguardia dei contratti attraverso la costruzione dell’unicità dei contratti di settore segnatamente per la parte vettori
- riforma del T.A e riapertura del tavolo al MIT. Su nostra richiesta, il vicecapo di gabinetto del MIT, dottoressa Di Matteo, ha annunciato la convocazione di un tavolo dei trasporti a gennaio. USB si aspetta che da oggi inizi un dialogo permanente con il governo e che questi punti siano sviluppati in una trattativa serrata che dia costanti aggiornamenti per indirizzare le scelte e il piano industriale sul quale si sta lavorando. USB Lavoro Privato