L’Unione Sindacale di Base ha partecipato attivamente al percorso che ha portato migliaia di persone a Vicenza lo scorso 2o gennaio, per boicottare la presenza di Israele alla fiera dell'Oro, in sostegno del popolo Palestinese.
La manifestazione è stata il coronamento di una forte mobilitazione popolare in tutte le iniziative di questi giorni, dai presidi davanti alla Fiera di venerdì 19.1 e in seguito alla partecipata assemblea con Giuditta Brattini.
La dinamica di sabato 20.1 ha visto al mattino il corteo del circuito centro sociali, che ha subito una vera e propria aggressione da parte della Polizia. Nel pomeriggio e' seguita la manifestazione nazionale, corteo unitario contro i crimini israeliani in Palestina e per il boicottaggio della fiera dell'oro, che vede da anni Israele protagonista in quanto uno dei Maggiori commercianti di diamanti al mondo.
Oltre 8 mila persone le persone che hanno sfilato, tra essi moltissimi giovani, palestinesi, comunità pakistane e arabe, tantissimi solidali italiani.
Due Manifestazioni che hanno rotto la narrazione dominante su Israele, che deforma la realtà per relativizzare lo sterminio a Gaza.
Un lavoro sporco e infame, portato avanti dai media italiani, che non a caso hanno dato risalto esclusivamente ai 5 minuti di scontri del mattino e sporadiche note sulle migliaia di persone che hanno partecipato alle manifestazioni.
Nonostante questo silenzio complice, da parte di un sistema informativo che non si sofferma neppure sugli oltre 120 giornalisti trucidati dall’esercito sionista, l'iniziativa delle Comunità Palestinesi e' riuscita comunque a porre al centro dell'attenzione nazionale il Boicottaggio della fiera dell' Oro, più in generale il sistema di relazioni politiche, militari, economiche e commerciali con il regime segregazionista israeliano.
Nonostante censura e distorsioni, il movimento anti sionista e pro palestinese nel nostro paese, dopo oltre 100 giorni dall’inizio del genocidio del popolo palestinese, continua a mantenere alto il livello di mobilitazione, dimostrandosi radicato, esteso e con obbiettivi chiari, dalla parte della resistenza palestinese senza se e senza ma, per cacciare lo stato sionista dalle terre occupate di Palestina.
Su questi obbiettivi ci si è schierati e ci si schiera, partecipando attivamente alla manifestazione di Vicenza.
Alcune assenze che non hanno stupito nessuno, a partire dal cosiddetto centro sinistra e i sindacati concertativi. La loro assenza ufficializza una scelta di campo, al fianco del sistema genocida di Apartheid sionista.
Fermiamo il genocidio del popolo palestinese, boicottiamo Israele. Le iniziative continuano con assemblee, fino al presidio finale di martedì 23 gennaio.
Usb Vicenza