Il Ministro interviene per gli 8 TD CRA-NUT
Ma servono finanziamenti per almeno 20 mln!
Nella giornata di oggi il Ministro De Girolamo ha confermato ad USB e alla Direzione Generale (durante la convocazione) che il Mipaaf intende investire sul CRA. E’ un intervento iniziale volto a confermare in servizio professionalità precarie di ‘lungo corso’ ma è certamente un segnale positivo scaturito dall’azione sindacale.
Ma bisogna essere chiari:
1) Non può limitarsi a questo l’intervento del Ministro. Il Buco che la passata amministrazione ha lasciato sfiora i 30 milioni.
2) Vanno combattute le voci che ricorrono da mesi nel CRA che vedono i lavoratori ex INRAN quasi come i responsabili. La responsabilità sta in un governo Monti che ha applicato la spending review (fatta anche con l’accordo del 3 maggio tra Governo e CGIL CISL UIL). I lavoratori ex Inran sono vittime.
3) Il CRA potrà essere rilanciato solo se il personale tutto prenderà coscienza che la ricerca costa e non può essere sostenuta a parole o con progetti cercati alla disperata ma solo con finanziamenti ordinari dal bilancio dello stato che non si limitino a pagare gli stipendi (e ora non fanno nemmeno questo) e non come è stato fatto per l’ex ENSE che con la crisi perde commesse ed arranca sempre.
4) Il personale deve essere cosciente che perdere un solo precario oggi significa perderli tutti domani e se si perdono i precari poi si perdono gli stipendi. Per questo i precari vanno stabilizzati innanzitutto con contratti di tipo subordinato (senza più le false di borse di studio a 50 anni e falsi cococo).
USB PI sorveglierà che il processo iniziato con il presidio del … continuerà. Il Paese ha bisogno di un CRA forte e saldo, ringiovanito dalla sanatoria generalizzata dei precari, con più fondi ordinari e una maggior capacità di rilancio.
Passa con USB PI, passa dalla tua parte.
vedi anche comunicati del 3 luglio