Ai DIRIGENTI dei Vigili del Fuoco
del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
loro sedi
Egregi Dirigenti,
per la prima volta nella nostra attività sindacale ci permettiamo di scrivervi, non tanto in merito alle lettere che stanno circolando in rete sulla situazione debitoria dei vari Comandi, ma sull’impostazione generale che si è voluta dare al Corpo Nazionale ed anche in merito ai veri beneficiari di questa riforma (252/04 – 217/05).
Il Corpo Nazionale sta vivendo un deciso cambiamento nell’approccio alla popolazione e non solo rispetto a coloro che quotidianamente richiedono il soccorso, stiamo parlando dei tanti professionisti a servizio del funzionamento quotidiano dei Comandi provinciali ed anche dei fornitori, la cui vita è diventata simile a quella dei campeggiatori, poiché sono accampati innanzi agli ingressi dei Comandi provinciali, in attesa di riscuotere i loro crediti.
Questi tipi di rapporti con la popolazione, con l’utenza, con il mondo del lavoro privato ed altro comporta sicuramente una perdita dell’immagine di professionisti quali siete. Nelle periferie ci si mette la faccia in prima persona. Ma c’è il menefreghismo della politica e di chi (come i prefetti) Vi tutela (!) a prescindere e prima o poi il premio arriva – E’ come il Natale: il 25 di dicembre arriva! – Tuttavia certi provvedimenti non Vi hanno certo favorito, avete provato fisicamente il calore delle braci ardenti della graticola. Dal blocco dei contratti al rinvio del sistema previdenziale; ai tagli economici trasversali sui Comandi; senza contare i decreti della Funzione Pubblica con le sue grandi innovazioni che vi hanno permesso di gestire il nulla: solo responsabilità! In sintesi siete chiamati a rispondere nelle periferie delle inadempienze di questo e degli altri governi.
Anticipiamo, nell’eventualità non ve ne foste accorti, che il 2011 sarà ancora peggio! La manovra finanziaria sarà di 40 miliardi ed oltre, e passerà trasversalmente sulle nostre teste. Ancora tagli lineari ai ministeri, ancora attacchi al salario, a partire dalle detrazioni (probabilmente eliminate) e ancora attacchi alla busta paga con l’aumento dell’aliquota e nuovo rinvio dei contratti.
Ciò sta a significare che ancora una volta, ma questa volta sarà peggio, oltre a parare le mancanze del Governo e dei sui difensori, dovrete non solo metterci nuovamente la faccia, sarete obbligati contenere le intemperanze che nasceranno nelle periferie da parte di tutti fornitori, professionisti e cittadini che non mancano e non mancheranno di evidenziare l’inadeguatezza e la superficialità del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Non vogliamo toccare il tasto mezzi - situazioni strutturali dei Comandi – appalti – contratti - attrezzature – adempimenti nei riguardi dei dipendenti perché andremmo a finire in un campo minato senza possibilità di uscirne fuori, ma che sono responsabilità personali che voi avete vivendo la periferia.
Questi disservizi disgraziatamente saranno più evidenti con il passare del tempo giacché la lettura del progetto dell’attuale classe politica non è confortante per il futuro. Infatti ci si aspetta un arretramento sociale, politico ed economico; contesto in cui sarà ridotto il potenziale umano della pubblica amministrazione in generale, fermo restando che le prime linee (quelle persone che in periferia di fatto svolgono materialmente l’attività lavorativa) dovranno fare da paravento a questa politica.
In questo momento riteniamo necessario, oltre alle proteste epistolari, di un qualcosa di più incisivo da parte dei Dirigenti del Corpo Nazionale. Il problema non è la crisi economica, ma sono gli sprechi ed il differente modo di individuare, da parte di questo Governo, le priorità di spesa. Pertanto evidenziamo la necessità che le vostre facce siano in prima linea per mettere in evidenza il problema degli sprechi (noi qualcuno l’abbiamo già individuato) per ripiegarli sulle attività di soccorso.
Nelle prossime settimane come USB dovremo affrontare riunioni importanti con i lavoratori allo scopo di organizzare una linea difensiva, ma soprattutto di attacco, alla ripresa dei lavori autunnali sulla base della preparazione del documento di programmazione economica e finanziaria del Governo. Ci accingeremo inoltre ad un monitoraggio capillare delle situazioni locali e dei tanti disservizi che tutti noi ben conosciamo.
Alla luce di quanto esposto riteniamo sia utile fare gioco di squadra, tra appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, non si chiede nessuna partecipazione o schieramento, conosciamo la situazione generale. La realtà come voi sapete molto bene è estremamente diversa ed il vostro intervento non deve essere altro che un’ attestazione di presa di coscienza. E’ necessaria un’ampia condivisione da parte vostra, ognuno per le proprie competenze, per tirare via questo Corpo Nazionale dalle grinfie dei prefetti e possibilmente anche dal Ministero dell’Interno, che si sono costruiti le carriere sulle nostre spalle.
Sarebbe auspicabile organizzare un incontro, informativo e conoscitivo, per poterci confrontare e trovare, almeno su alcune tematiche, i punti di sintesi necessari e funzionali ad avanzare istanze e proposte comuni nelle sedi della politica, o con parlamentari che hanno a cuore le attività dei Vigili del Fuoco (un osservatorio).
Contiamo in un vero confronto tra noi, in cui ognuno per le proprie competenze faccia la sua parte, da un lato noi che possiamo avere cognizione delle condizioni dei lavoratori e di quello che la politica si appresta ad emanare, dall’altro lato Voi per approfondire le esigenze di chi in periferia ha la responsabilità di gestire il territorio sul piano del soccorso e di tutte le attività in capo al Corpo Nazionale..
In attesa di poter ricevere presto un vostro riscontro positivo, o contributo per affrontare la criticità del momento vi ringraziamo per l’attenzione e vi porgiamo i migliori saluti