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USB Scuola Liguria. Sciopero generale 2 Dicembre

Genova,

ABBASSIAMO LE ARMI, ALZIAMO I SALARI!

Sciopero generale 2 Dicembre

Largo Lanfranco h 10.00

Manifestazione nazionale 3 Dicembre

a Roma

 

Nei giorni scorsi è stata firmata la parte economica del contratto nazionale della scuola pubblica 2019/2021, quindi scaduto un anno fa. Per quanto riguarda la parte normativa non è stato ancora fornito alcun dettaglio.

Gli aumenti indicati sono comunque una miseria. È di norma parlare di cifre lorde che nella realtà si trasformano sempre in aumenti reali più modesti, si parla con grande enfasi di cifre massime e si dimentica di specificare che tali cifre vanno parametrate sull’effettiva anzianità di servizio. Questo significa, tra l’altro, che la maggior parte dei lavoratori prenderà aumenti molto più contenuti di quelli propagandati da governo e parti sociali. Gli stipendi erano bloccati da molto tempo e in tale situazione è facile fare propaganda e capiamo che i lavoratori della scuola possano pensare che, comunque sia, poco è meglio che niente.

Il problema però sta a monte e crediamo che chi lavora nella scuola lo abbia ben presente. Non è possibile infatti parlare di cifre se, nel contempo, non parliamo di mansioni. Per spiegare la questione in termini più semplici, non è possibile immaginare che un datore di lavoro parli di cifre e di aumenti se non vengono specificate le mansioni richieste, le ore di lavoro e le condizioni alle quali quel lavoro chiama. Evidentemente, per i firmatari di quell’accordo questo è un dettaglio. Ma per noi non lo è.

Ci si dirà che il nuovo contratto non varierà di molto le mansioni rispetto a quello precedente, ma in realtà noi sappiamo benissimo che, in questi anni, le mansioni dei docenti e del personale sono aumentate e che tale variazione c’è stata di fatto, senza bisogno di rivedere il contratto nazionale. Sono vertiginosamente aumentate le incombenze burocratiche, la formazione obbligatoria richiesta, le ore di impegni oltre il normale orario delle lezioni. Il tutto senza nessun aumento dei compensi. Negli ultimi tempi, i docenti e il personale ausiliario hanno visto aumentare gli impegni per garantire un normale funzionamento della scuola al netto della diminuzione del personale anche nel settore amministrativo. La digitalizzazione di numerose mansioni ha portato ad un aumento del carico di lavoro e del tempo di lavoro senza nessuna disciplina generale del diritto al riposo e alla disconnessione.

La formazione, che è un dovere e una opportunità per tutti i lavoratori, è stata elargita senza nessun compenso, in orario di non lavoro. Questo lavoro, che sappiamo importante, non può non essere considerato parte del lavoro che deve essere, in qualche modo, riconosciuto e retribuito.

Ogni considerazione sulla parte economica del contratto, secondo noi, non può prescindere da questo.

 

Vogliamo:

. rinnovo del CCNL con aumento salariale parametrato all’inflazione

. Istituzione della quattordicesima e dei buoni pasto

. riduzione del numero di alunni per classe e spazi adeguati per una didattica davvero inclusiva

. basta precariato e convocazioni in tempi celeri e trasparenti

. Abolizione del PCTO

 

 

USB Scuola Liguria