Il “decreto semplificazioni” appena varato dal Consiglio dei Ministri prevede che i docenti di sostegno a tempo determinato possano avere una precedenza per ritornare nella stessa scuola, previa richiesta delle famiglie.
Dopo la chiamata diretta dei dirigenti scolastici siamo alla chiamata diretta delle famiglie. Il reclutamento dei docenti a tempo determinato di sostegno si basa sulle graduatorie (GaE e GPS), sistema non perfetto ma oggettivo, basato sui titoli e sui servizi dei docenti. La chiamata diretta delle famiglie apre le porte a una scuola sempre meno pubblica e più privatizzata, in cui anziché garantire la stabilizzazione del personale precario, unica vera garanzia di continuità didattica, si preferisce introdurre un sistema poco limpido e non oggettivo.
La mancata proroga delle assunzioni dei docenti specializzati dalla prima fascia GPS è lo schiaffo definitivo al personale precario in attesa da anni della stabilizzazione.
Questo governo prosegue lungo una china distruttiva per la scuola pubblica statale.
Personale precario sottoposto a concorsi per una manciata di posti, sempre meno garantito e adesso affidato anche alle esigenze variabili, molteplici e potenzialmente in contrasto tra loro, dei genitori, ingabbiato e vincolato da norme insensate e punitive contro ogni tipo di spostamento una volta entrato in ruolo.
Nessun lavoratore pensi di essere più bravo di un altro: essere soggetti al “volere” dei genitori significa precarizzare ulteriormente la propria condizione e stabilire che la propria professionalità possa essere valutata delle famiglie.
USB Scuola chiede il ritiro immediato di questo articolo dal DL.
Invitiamo le lavoratrici e i lavoratori a manifestare palesemente la contrarietà allo smantellamento della Scuola Pubblica Statale, votando compattamente USB alle elezioni CSPI del 7 maggio.