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Scuola Sicilia Pubblico Impiego

USB Scuola ottiene la revoca delle "ferie d'ufficio" per i precari

Palermo,

In occasione della sospensione delle lezioni dello scorso ponte di Ognissanti, ci è stato segnalato che in molte scuole di Palermo i docenti precari sono stati “invitati” dai Dirigenti a presentare domanda di ferie in nome di una personale interpretazione dell’art. 5 comma 8 del D.L. 95/2012 (L. 135/2012, meglio nota come “spending review”): abbiamo consigliato ai colleghi che si sono rivolti a noi di “declinare gentilmente l’invito”, in quanto in palese contrasto con l’art. 19 del CCNL del comparto scuola (“le ferie del personale assunto a tempo determinato sono proporzionali al servizio prestato (…) La fruizione delle ferie nei periodi di sospensione delle lezioni nel corso dell’anno scolastico non è obbligatoria), con l’art. 36 della Costituzione (“ogni lavoratore ha diritto a ferie annuali retribuite e non può rinunziarvi”), con l'art. 2113 cc (“le rinunzie e le transazioni aventi per oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili di legge o di contratti o accordi collettivi non sono valide), nonché con gli orientamenti giurisprudenziali.

 

Il Dirigente della S.M.S. Gregorio Russo di Palermo ha collocato per il giorno 2/11/2012 in ferie d’ufficio i colleghi precari. Secondo il nostro sindacato il suddetto dirigente ha agito in maniera illegittima e per questo abbiamo inoltrato le dovute diffide e posto le questioni agli organi competenti, in primis all’USR siciliano che ha, a sua volta, chiesto i dovuti “chiarimenti” in merito al Dirigente Scolastico della Gregorio Russo,confermando di fatto la nostra interpretazione.

 

Nella giornata di oggi è stata notificata ai precari, da parte del dirigente scolastico, la revoca della disposizione con cui gli stessi erano stati collocati in "ferie d'ufficio", a dimostrazione che l’atto era stato frutto di una libera e personale interpretazione del Dirigente Scolastico.

 

Contuniamo a ribadire come sia compito del Ministero della Pubblica Istruzione, e non del Dirigente Scolastico, chiarire quali siano le modalità applicative di una norma contestata, discutibile, discriminatoria e al momento inapplicabile al personale precario della scuola.

 

L’USB continuerà a difendere i lavoratori della scuola e appoggerà la battaglia dei docenti impegnati nella strenua difesa dei propri diritti, nelle sedi e nelle modalità che riterrà più opportune, senza paura e nella piena consapevolezza del vero ruolo del sindacato conflittuale.