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Editoriale

USB SI ORGANIZZA A LIVELLO NAZIONALE ANCHE NEL SETTORE DELLA POLIZIA LOCALE

Roma,

E’ giunta l’ora che un sindacato di massa, sempre più al fianco dei lavoratori del servizio pubblico, scenda in campo con forza anche nella difesa di quei 60.000 lavoratori che in Italia sono dislocati in tutti i comuni sotto l’etichetta Polizia Locale.


Non è un caso che i governi, dopo le sonore sconfitte nelle Amministrative e nel Referendum Costituzionale, abbiano affilato le armi contro i lavoratori del Pubblico Impiego, dove persistono le maggiori sacche di irregolarità contrattuali, con un numero esagerato di situazioni di precariato che investono proprio i servizi essenziali, Vigili del Fuoco, Sanità, Scuole, personale di supporto nei Tribunali e nelle prefetture.


Contro questi lavoratori si stanno usando con grande astuzia il bastone e la carota. A fronte di un progressivo allargamento delle maglie delle stabilizzazioni, con le ancora indeterminate decisioni del ministro Madia che fanno sperare migliaia di lavoratori, al tempo stesso si dà il via ad una serie di comportamenti altamente restrittivi, misurati sulla propria pelle dai lavoratori nelle ultime giornate di lotta, da Roma a Milano. Tanto per far capire che a fronte delle stabilizzazioni si darà il via ad un forte restringimento delle libertà sindacali nel comparto del pubblico impiego.


In questo quadro si colloca la determinazione con cui il neo ministro dell’interno Minniti sta attuando politiche repressive con l’emanazione di decreti che sull’onda del pericolo “terrorismo” stanno determinando nuove regole, della cui costituzionalità si discuterà a lungo, sia in relazione ai migranti, sia nella regolamentazione coercitiva delle situazioni di disagio sociale, attraverso il Decreto Sicurezza. Decreto che interviene in vari aspetti per dare maggior potere repressivo ai Sindaci, che come detto altre volte, impossibilitati ed incapaci, nel risolvere le conflittualità sociali avranno mano libera nell’utilizzo proprio della Polizia Locale come ennesima forza di Polizia utilizzata per dirimere le controversie.


Non devono illudere i colleghi della Polizia Locale, gli emendamenti fatti al decreto per includere Equo indennizzo e rimborsi per malattie dovute ad incidenti in servizio. Primo perché è tutta da dimostrare la possibilità che ci siano le coperture economiche; secondo perché il prezzo che pagheremo sarà l’accettazione da parte dei Sindacati confederali dell’assunzione della competenza totale della funzione di Pubblica Sicurezza, cosa già ampiamente evidente in tanti comuni pur in mancanza di una chiara determinazione delle nostre funzioni.


Per questo USB apre la pagina facebook della Polizia Locale per dar modo anche ai colleghi anche dei più piccoli e lontani comuni italiani di trovare punti di riferimento e di confronto per condividere le difficoltà di una categoria che al suo interno ha una età media di oltre 50 anni, ed una professionalità incentrata sulla prevenzione e controllo di leggi e regolamenti comunali. Siamo certi che questo nuovo strumento sarà utile per il collegamento delle vertenze locali, spesso frammentate, diversificate e tenute volutamente divise.