Le dimissioni del CDA di Te.Ma. non sono altro che il triste epilogo di un copione già scritto, dove molti protagonisti si sono dimostrati solo delle semplici comparse.
Si deve ripartire con coraggio dalle dichiarazioni lucide, le uniche in questo marasma, della Sindaca Tardani e di Pino Strabioli, ognuno per le proprie competenze e per le loro proprie responsabilità.
Oramai assodato il fallimento di Te.Ma, come Federazione Provinciale USB, riteniamo che l'amministrazione comunale, proprietaria dello stabile, debba revocare la gestione del Mancinelli e, visti i tempi stretti, se veramente si vuole salvare la stagione teatrale 2019-2020, internalizzare le gestione dello stesso, avvalendosi delle professionalità oggi presenti in Te.Ma.
E' lo stesso Strabioli che, portando come esempio Atri, delinea una possibilità percorribile e da noi sempre sostenuta e condivisibile.
Come sindacato ci siamo sempre spesi per una gestione della cultura alternativa a quella della passata Giunta Germani e, come sempre abbiamo fatto, anche oggi ci mettiamo a disposizione con l'attuale amministrazione comunale, per l'attivazione di un tavolo tecnico-politico in grado di dare una riposta definitiva.
E' proprio nella drammaticità della situazione, dove a pagare in primis sono i lavoratori che ancora devono ricevere il saldo dello stipendio di agosto e tutto lo stipendio di settembre, che occorre avere il coraggio di fare scelte strategiche che abbiano come orizzonte una visione della città dove turismo e cultura facciano da traino al progresso di un'intera comunità, da troppo tempo sfiduciata e stanca.
Come Federazione Provinciale USB insieme ai lavoratori, convocheremo per la prossima settimana una conferenza stampa per fare chiarezza su tutti gli aspetti, recenti e meno recenti, che hanno determinato il default di Te.Ma. e sul percorso possibile per salvare e preservare un patrimonio fatto di cultura e alte professionalità.
Orvieto, 12 ottobre 2019
p. La Federazione USB
Emanuele Pica