È in corso da questa mattina a Sibari una nuova mobilitazione dei tirocinanti calabresi.
A seguito della manifestazione dello scorso 23 agosto a Crotone, infatti, non è arrivata dalle istituzioni alcuna risposta significativa. Come annunciato USB e i tirocinanti calabresi non attendono inermi l'evolversi degli eventi: è in atto un presidio lungo la statale 106, presso contrada Lattughelle vicino i semafori Laghi di Sibari.
Novembre incombe e la scadenza dei tirocini di inclusione sociale (TIS) rischia di materializzarsi nel disinteresse dell'amministrazione regionale: evidentemente l'unica attuale preoccupazione del Presidente e degli assessori è la campagna elettorale.
Il dramma sociale che rischia di concretizzarsi con la scadenza dei tirocini e quindi la bocciatura della proposta di USB di una contrattualizzazione, è di proporzioni enormi.
La politica sottovaluta la questione, se non interverrà tempestivamente sarà travolta da una delle peggiori crisi sociali degli ultimi decenni.
All'assenza di reddito per 4500 tirocinanti, a cui vanno aggiunte le loro famiglie, si aggiunge il carovita tra aumento delle bollette e di ogni tipo di bene.
La campagna elettorale è nel suo pieno svolgimento, più che passerelle c'è bisogno che i leader nazionali e i candidati locali dicano in che modo intendano affrontare il problema precarietà in Calabria. Servono proposte concrete capaci di segnare immediatamente la vita dei calabresi, in questo caso dei tirocinanti. Da Orsomarso a Irto, come si intende, una volta ottenuto l'agognato seggio in Parlamento, affrontare la vertenza tirocinanti?
Diffidiamo dagli annunci a favore di telecamere ma ci aspettiamo che la vertenza, ormai decennale, sia oggetto di dibattito tra le forze politiche. La proposta di USB è chiara e sul piatto ormai da mesi, mentre non abbiamo chiaro quali siano le strade alternative della politica e delle forze sociali.
Siamo consapevoli che senza una mobilitazione costante e determinata non ci sarà alcuna novità positiva ma solo silenzi. Non ci fermeremo fin quando non arriveranno atti concreti nella direzione della definitiva contrattualizzazione.
Ci appelliamo ai Prefetti delle cinque province calabresi affinché tengano in considerazione e non sottovalutino la fase di profonda crisi sociale e occupazionale che andrà ad acuirsi nei prossimi mesi e richiamino gli amministratori regionali alle loro responsabilità rispetto alla vertenza dei tirocinanti.
Cosenza, 30.08.2022
Usb Tirocinanti Calabria