PESANTI SANZIONI NOTIFICATE CON PROCEDURA DA TRIBUNALE DI
INQUISIZIONE, UN MOTIVO IN PIÙ PER RILANCIARE IL CONFLITTO IN GTT
Venerdì 9 novembre scorso hanno avuto inizio le consegne delle lettere di sanzione per lo sciopero del 19 settembre scorso con il mancato rispetto dei “servizi essenziali”. Era un atto prevedibile ma ciò che è inaccettabile è l’entità delle sanzioni, fino a 2 giorni di sospensione, e la procedura della consegna.
A differenza di qualsiasi altra lettera di sanzione, ritirata dal lavoratore presso gli uffici aziendali, questa volta i lavoratori sanzionati sono stati convocati singolarmente e ricevuti da una sorta di “tribunale di inquisizione” in cui si è ritrovato da solo catapultato di fronte a 3 (tre) rappresentanti aziendali che all’atto della consegna gli illustravano la gravità della violazione in cui era incorso.
Gli addebiti su cui si fondano le sanzioni sono per avere “apportato danni al servizio o agli interessi dell’azienda” e per “irregolarità nell’esercizio“, ma il vero danno è quello provocato dall’azienda ai lavoratori nel cancellare unilateralmente la maggior parte delle pause nei turni di servizio per i recuperi fisiologici e nel modificare, sempre unilateralmente, la normativa sui turni di “medicina preventiva”, oltre alla sottrazione, sempre unilaterale, di una quota considerevole di premio di risultato di 800 euro all’anno.
La risposta dei lavoratori è stata una legittima difesa alle provocazioni che determineranno certamente condizioni di lavoro più logoranti e stressanti nella mansione di guida che è stata riconosciuta come mansione usurante ed i passeggeri subiranno le conseguenze in termini di peggiore qualità e minore sicurezza nella fruizione del servizio erogato di trasporto pubblico.
Il metodo aziendale intimidatorio da tribunale di inquisizione e la pesantezza delle sanzioni, per USB sono la conferma che GTT non si accontenta di cancellare i diritti acquisiti, ma ai lavoratori vuole togliere anche la dignità e consegnare al privato TreNord delle maestranze domate e rassegnate a subire le ulteriori cancellazioni di diritti. A riguardo è bene ricordare che TreNord nominerà l’amministratore delegato con la facoltà di redigere il piano industriale.
USB ritiene, quindi, che i lavoratori GTT abbiano molti motivi in più per rilanciare il conflitto e dimostrare la volontà di riprendersi i diritti cancellati dando un degno biglietto da visita all’azionista TreNord il quale non deve farsi illusioni: in GTT troverà lavoratori determinati a difendere con la lotta dura i diritti conquistati in decenni di lotte sindacali.
USB annuncia di organizzare ricorsi collettivi per impugnare le eccessive sanzioni disciplinari ed a riguardo invita il personale sanzionato a contattare la nostra segreteria.
È CONFERMATO LO SCIOPERO DI 4 ORE INDETTO PER IL 16 NOVEMBRE 2012
IL SEGRETARIO PROVINCIALE
USB LAVORO PRIVATO TORINO
(LEONARDO LOCCI)
339-7842580