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USB UN SINDACATO SOLO A DIFENDERE DIRITTI E LAVORO

Genova,

Nei giorni scorsi si sono svolte, nel corso dei confronti avuti con il comando, diverse vicissitudini che hanno portato la ns o.s. a rompere il tavolo della trattativa e a dichiarare lo stato d’agitazione. Nella sostanza dei fatti ci siamo trovati a fronteggiare l'indisponibilità dell'amministrazione a mettere a disposizione del comando le risorse necessarie, in termini di mezzi e di personale, per fronteggiare l'apertura del cantiere straordinario di demolizione della Costa Concordia.

Si trattava, come prefigurato al tavolo preliminare, di disporre di una unità navale aggiuntiva a quelle dislocate nei due distaccamenti portuali Impensabile realizzare un serio piano di sicurezza in assenza di risorse e di una dichiarazione dello stato emergenziale, necessaria e imprescindibile per la sicurezza dei lavoratori e la garanzia del soccorso.

Tanto è vero che, a rivendicare l'emergenza e quindi l'afflusso di quelle risorse anche logistiche necessarie per evitare che i lavoratori operino in assenza delle adeguate strutture: mensa e bagni ed altro, siamo rimasti solo noi di fronte ad un’amministrazione indifferente, come se le decisioni e le scelte non dipendessero dal loro operato ma da altri. Le altre oo.ss., preoccupate di condividere pienamente le scelte dell’amministrazione, hanno espresso le loro preoccupazioni contro le nostre richieste, così come accade sul piano nazionale. D'altra parte la firma di suddette oo.ss., sul riordino (smantellamento del corpo nazionale), non è un segreto.

In queste condizioni è necessario fare chiarezza con i cittadini e con quei colleghi che non condividono le logiche clientelari e miopi degli altri sindacati. Per questo abbiamo scelto di comunicare alla stampa lo stato della situazione per fare si che il problema divenisse nazionale. Tutto ciò che da domani si modificherà in questa gestione sarà quindi dovuto alle insostenibili contraddizioni dell'amministrazione emerse nel nostro lavoro con i media e non dalle chiacchere di "qualcun altro".

Il nostro percorso è ancor più rafforzato dalla scelta dell’amministrazione che convoca il tavolo di raffreddamento il 4 settembre, quindi chiuso per ferie.