Stigmatizziamo la scelta scellerata del Governo Draghi e dell'Unione Europea di contribuire a soffiare sul fuoco ed alimentare la guerra. Irresponsabile la scelta del Governo, che utilizza il pretesto della guerra per estendere fino al 31 dicembre lo stato di emergenza qui in Italia, sottraendo inoltre notevoli risorse al nostro Paese, già in profonda crisi, per impiegarle in armamenti da inviare in Ucraina. Non in viveri, medicinali e beni di prima necessità, ma in armi!
USB si unisce all'appello della Federazione Sindacale Mondiale esigendo la fine immediata della guerra in Ucraina. L'attacco russo deve cessare.
Non ci stancheremo mai di ricordare che si deve rientrare nell'alveo del dettato costituzionale, che all'art.11 afferma che “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Smettiamola di imporre le democrazie occidentali con finte missioni di pace, che nascondono i veri obiettivi economici dei potentati economici multinazionali.
L’Italia e l’Europa devono smetterla di essere servi di una NATO che, dall’abbattimento del muro di Berlino del 1989, ha accelerato la colonizzazione militare ed economica, senza farsi scrupolo della volontà delle popolazioni che da decenni stanno subendo guerre e invasioni.
USB volge un appello a chi realmente vuole uno sviluppo sostenibile ed agire contrastando tutti i progetti europei e nazionali che destinano risorse pubbliche in attività militari.
Negli Atenei lo faremo con Lavoratori e Studenti per continuare ad essere orgogliosi di far parte di una Università pubblica che invece di sporcarsi le mani collaborando con le fabbriche di armi e di guerra, fornisca RICERCA DI BASE e ISTRUZIONE, e la smetta di concentrare le proprie attività nella RICERCA APPLICATA spesso atta a produrre sofisticati strumenti bellici finalizzati alla DISTRUZIONE della civiltà e dell’ambiente con guerre e devastanti infrastrutture inutili.
Roma, 4 febbraio 2022 USB P.I. – Università