Questo inizio d’anno scolastico appare ancora più delirante degli ultimi, preceduto dalla corsa alle abilitazioni comprate e dal ritardo nell’aggiornamento delle GPS, che ha reso i mesi di luglio ed agosto un inferno per i precari.
Negli ultimi giorni, ad aggravare la situazione, il “caso” idonei del concorso 2020, che si sono visti scavalcare al Sud Italia dai “vincitori fantasma” dei concorsi PNRR ancora in corso e in Sicilia addirittura dai precari inseriti nelle GPS sostegno di prima fascia. Il tutto condito da immissioni in ruolo irrisorie, soprattutto sul sostegno, a fronte di un organico di fatto che ogni anno aumenta sempre di più e che porterà ad altre 250 mila contratti a tempo determinato, senza che nessun governo arrivi a realizzare la cosa più semplice da farsi: trasformare l’organico di fatto in organico di diritto.
Tutto questo dopo aver fatto abilitare migliaia di docenti che hanno frequentato un anno durissimo di TFA, dai costi stratosferici (intorno ai 3000 – 3500 euro).
Aggiungiamo il pasticciaccio brutto delle nuove abilitazioni, in cui è difficilissimo districarsi: 60 Cfu, 30, 36, on line, in presenza, per quanto tempo, a costi anche qui folli (2000-2500 euro).
Infine i precari delle GPS hanno dovuto scegliere le 150 sedi nel buio più totale: non solo non si conoscono ancora oggi le disponibilità, a procedura chiusa, ma quando hanno fatto la domanda, non conoscevano nemmeno la loro posizione in graduatoria.
E non ci soffermiamo sulla vergognosa gestione del concorso ordinario e straordinario per Dirigenti Scolasti, che fa partire l’anno con centinaia di scuole senza guida.
Gli idonei del concorso 2020 si stanno già attivando e hanno tutto il nostro sostegno, invitiamo anche tutti gli altri idonei e vincitori alla protesta e chiaramente tutti i precari, nello spirito di ritrovare un’unità tra i precari, che vada al di là dei casi personali e particolari, costruendo una lotta per la difesa della scuola pubblica statale e la
stabilizzazione di tutti i docenti precari, vincitori e idonei.
Tre sono le parole d’ordine:
- Unità dei precari;
- Lotta per nomine in presenza trasparenti;
- Trasformazione dell’organico di fatto in diritto, perché ne ha bisogno la scuola, ne hanno bisogno gli studenti, ne hanno bisogno i lavoratori, per poter dare continuità al nostro delicato compito educativo, con una corretta ed equilibrata divisione tra posti al Nord e al Sud, per mettere fine alla vergognosa vicenda dell’emigrazione forzata. Questa è da sempre una nostra richiesta e la sola che può mettere al sicuro l’intera categoria.
Ai colleghi di ruolo ricordiamo poi che la riforma dei Tecnici e dei Professionali è Legge e, una volta usciti i Decreti Attuativi verrà chiesto ai docenti la follia di preparare in quattro anni gli studenti all’esame di Quinta (e gli studenti più fragili), oltre che l'accesso dei privati ai posti di docenza, solo per gli interessi dell’imprenditoria. Inoltre le nuove Linee Guida sull’Educazione Civica mirano a portare banche e assicurazioni private nelle scuole, per indottrinare gli studenti al liberismo selvaggio e molto altro potremmo aggiungere,
INVITIAMO TUTTI A MOBILITARSI E CI METTIAMO A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI, PER UNA SCUOLA PUBBLICA, STATALE, EQUA E UGUALITARIA. PER LA STABILIZZAZIONE DI TUTTI I PRECARI.