CONTRO l'accordo del 17 ottobre 2013 che non taglia sprechi ma che sta consentendo ad ACTV di mettere mano a 40 anni di accordi aziendali
CONTRO le politiche aziendali della Dirigenza ACTV che, dopo aver affermatoe che l'evasione tariffaria era ai minimi termini oggi tardiva riconosce che l'evasione era ed è ben superiore, sta approntando nuove discutibili spese quali:
La sperimentazione dei tornelli anche nei bus, sperimentazione di cui non si ha più notizia sul come procede;
Un appalto milionario a privati, della durata di 8 mesi (valore 4,5 milioni di ), che affida il controllo a bordo dei vaporetti e dei bus della vidimazione e del possesso del biglietto, senza trarre le dovute conclusioni sul danno economico comportato in questi anni, invece di utilizzare proprio personale a costo zero;
CONTRO l'accordo del 17 ottobre 2013 che chiede ai dipendenti di farsi carico del riequilibrio economico finanziario di ACTV RIDUCENDO I LIVELLI OCCUPAZIONALI ATTIVANDO PROCESSI DI MOBILITÀ DEL PERSONALE DALL'ESERCIZIO ALLO STAFF AVVIANDO UNA PROCEDURA DI LICENZIAMENTO, intanto di 73 lavoratori, FACENDOLI PASSARE PER PREPENSIONAMENTI;
CONTRO operazioni assolutamente non trasparenti di cessione di azioni di partecipate che producono utili (ALILAGUNA) mentre accumula bilanci in rosso in altre partecipate non chiarendo e non informando su come e cosa intenda fare con la partecipata Venice Bay Boat (forse perchè negli anni 2011 e 2012 ha prodotto perdite per 747.937 e per il 2013?)
. contro spese milionarie (4,5milioni di ) a carico di ACTV, non più del Comune, per il cantiere navale a Pellestrina;
CONTRO i nuovi servizi, in vigore dal 1° aprile, del Gira Città si tradurranno in un drastico taglio che metterà in sofferenza il rapporto tra passeggeri e lavoratori;
CONTRO i mancati interventi da parte del Comune e della Provincia per aumentare la velocità commerciale dei mezzi (ad ogni aumento della velocità commerciale di 1 Km corrisponderebbe un recupero di circa 2,1 milioni di );
PERCHE' il Comune di Venezia, nonostante l'Art.4 della L. Regionale n.25 30/10/1998, comma b) preveda che i servizi istituiti da Province e Comuni in aggiunta a quelli minimi debbano essere a carico dei bilanci degli enti stessi, continua a non pagare almeno il 30% delle ore moto che fa effettuare ad ACTV.