Il 28 settembre una delegazione di circa 20 persone di Rivoluzione Animalista, accompagnate da Maurizio Lombardi Leonardi e Gabriella Caramanica, al seguito dell’onorevole Vittorio Sgarbi, ha fatto irruzione nel canile Ex Cinodromo di Ponte Marconi, senza alcun preavviso ma millantando di avere libero accesso perché accompagnata da un parlamentare della Repubblica Italiana. Il tutto è stato documentato in diretta Facebook.
I sedicenti animalisti secondo noi hanno commesso molte violazioni:
- sono entrati in una struttura comunale senza avvertire il Comune e senza comunicazione alcuna alla direzione, ai lavoratori e ai volontari della struttura;
- hanno visitato ogni angolo del Rifugio senza alcuna autorizzazione, mettendo a rischio la salute psicofisica di ogni ospite a riposo all'interno dei box: da poco erano stati somministrati secondi pasti e terapie, e diversi cani, vedendo decine di estranei e nessun operatore, si sono agitati al punto da rischiare la torsione dello stomaco (la temuta GDV, che un animalista dovrebbe conoscere come potenzialmente mortale). Dai video pubblicati, peraltro, si evince benissimo l'agitazione e la frenesia di ogni cane, cosa che non succede mai con i lavoratori, che spesso accompagnano piccole delegazioni proprio per evitare agitazioni e spaventi agli ospiti;
- gli animalisti rivoluzionari sono stati bloccati da alcuni lavoratori perché senza alcuna protezione sanitaria stavano entrando nel settore adibito alla quarantena di cani sequestrati a un soggetto che li teneva in condizioni catastrofiche. È stato spiegato agli invasori che senza protezioni sanitarie, rientrando nel resto del canile, avrebbero potuto infettare gli ospiti sani ed in perfetta salute (queste cose un amante degli animali dovrebbe saperle);
- nessun rivoluzionario animalista aveva i dispositivi di protezione anti-Covid e nessuno ha mai rispettato il distanziamento, mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei presenti;
- il gruppo ha sostenuto con grande energia che nessun cittadino dovrebbe chiedere il permesso per entrare nei canili. Allucinante che ciò venga sostenuto da rappresentanti della classe politica dirigente, durante una pandemia. La visita alla struttura è prevista previo appuntamento proprio per evitare che i lavoratori si contagino e vengano messi in quarantena;
- i lavoratori hanno provato ad avvertire i rivoluzionari animalisti che avrebbero potuto rischiare di essere morsi, a causa dell'agitazione provocata dalla totale assenza di criteri “animalisti” della visita: un cane avrebbe potuto liberarsi mentre veniva fatto passeggiare da un addetto.
Per rispondere alle affermazioni di Rivoluzione Animalista: siamo ben consapevoli che i cani sono detenuti senza colpe: un cane non finisce in canile per aver commesso un reato. Eppure, questi cosiddetti animalisti sembrano preferire che i cani stiano in mezzo alla strada, rischiando di essere investiti, oppure in case in cui vengono maltrattati o ancora abbandonati nelle case di un padrone deceduto, soli e senza punti di riferimento, a morire di fame.
Magari Sgarbi e i suoi amici rivoluzionari preferiscono proprio che i cani stiano per strada, anziché in una struttura dove sono accuditi, curati, controllati, fatti correre nelle aree di sgambatura, amati da lavoratori e volontari che cercano di dargli una seconda possibilità, anche e soprattutto gestendone le adozioni.
Le lavoratrici e i lavoratori di Agro Aversano, che gestisce a Roma i canili Ponte Marconi e Muratella, ogni giorno (e non solo in campagna elettorale) lavorano per fare in modo che gli ospiti risentano il meno possibile della loro condizione. Lavorano in condizioni talvolta estreme, al freddo, in mezzo al fango e agli escrementi, con paghe che proprio non rendono merito al servizio svolto.
Per tutto ringraziamento, i sedicenti animalisti li hanno ripresi durante un’accesa discussione e sbattuti sui loro canali social, lasciandoli alla mercé dei follower a cui è stato propinato un servizio preconfezionato per attaccare l’amministrazione comunale e la gestione del canile.
Chi si riempie la bocca con proclami elettorali non conosce il territorio né l’argomento né le condizioni di lavoro di tanti operatori dei canili comunali.
USB ritiene vergognoso il teatrino messo in piedi da Sgarbi e dai suoi amici di Rivoluzione Animalista a 5 giorni dalle elezioni, solo per ottenere visibilità e nel totale sprezzo della causa che millantano di portare avanti con impegno.
USB, che ha immediatamente diffidato Rivoluzione Animalista chiedendo la rimozione del video, difenderà le lavoratrici e i lavoratori del canile di Ponte Marconi in tutte le sedi opportune.
.USB Lavoro Privato Roma