La scrivente O.S., disapprova totalmente l'incomprensibile provvedimento della nota (in allegato) diramata dal Capo della Business Unit a seguito del rilievo da parte del servizio ispettivo del MEF eseguito presso lo Stabilimento di Baiano di Spoleto riguardante "l'ingiustificata corresponsione dell'indennità di rischio percepita da tutto il Personale Civile, anziché come previsto dalla normativa vigente, ai soli soggetti esposti in maniera continua e diretta a rischi pregiudizievoli per la salute e l'integrità fisica".
Assurda e immotivata la richiesta di recupero delle somme indebitamente percepite a carico dei Lavoratori stanti le contraddizioni derivanti tra le indennità di rischio previste dal D.P.R. 146/75 e le norme in materia di Sicurezza e Salubrità dei Luoghi di lavoro contenute nel D.lgs. 81/2008 e s.m.i.
Infatti, trattandosi d'indennità di rischio, le stesse sono corrisposte secondo le norme stabilite nell'Accordo Nazionale del Fondo Unico di Amministrazione, che prevedono la corresponsione anche in caso di assenza per infermità, infortunio sul lavoro o malattia professionale dipendente da causa di servizio inerente al rischio cui l'indennità si riferisce.
Secondo la scrivente, pertanto, è del tutto evidente l'infondatezza della pretesa di addebito da parte dell' A.I.D., poiché il rilievo del MEF è improntato su condizioni generiche, eseguito senza alcun contraddittorio e, comunque, senza tener conto del predetto Accordo Nazionale del F.U.A.
Trattandosi di rischio di esposizione cui sono assoggettati i Lavoratori che operano in uno Stabilimento, sarebbe stato doveroso da parte del Datore di Lavoro, il coinvolgimento del Rappresentante per la Sicurezza e le Rappresentanze del Personale, le quali, con molta probabilità, viste le esigue risorse economiche, hanno consapevolmente concesso deroghe all'osservanza delle precitate norme del D.Lgs. 81/2008.
L'USB, che da sempre considera tali emolumenti, un indennizzo non barattabile con gli adempimenti cui è assoggettato il Datore di Lavoro dello Stabilimento, il quale avrebbe dovuto ridurre o eliminare il rischio, né tantomeno con il Diritto alla Salute Pubblica, chiede l'immediata sospensiva delle azioni riguardanti il recupero delle somme ai dipendenti e l'urgente apertura di un tavolo nazionale per dirimere la corresponsione dell'indennità di rischio.
In attesa di riscontro.
Coordinamento Nazionale Difesa USB