Domani come ogni anno dal quel terribile 29 giugno 2009 la popolazione di Viareggio sarà in piazza per ricordare la strage di 32 persone per il deragliamento di un treno e la seguente esplosione del GPL trasportato nelle cisterne del convoglio, che ha investito le case vicine alla ferrovia:
una delle più immani catastrofi ferroviarie in cui la popolazione civile sia rimasta così violentemente coinvolta.
Una strage per la quale, fin da subito, i vertici delle ferrovie si sono dichiarati non responsabili, arrivando poi al più ignobile atteggiamento dell'allora ad Mauro Moretti che in una audizione in senato definì la strage “ … uno spiacevolissimo incidente”.
A sette anni da quella terribile tragedia la necessità di verità e giustizia è ancora negata da un sistema di poteri che garantisce gli interessi dei potentati e dei gruppi industriali a discapito delle garanzie di sicurezza delle persone lavoratrici e cittadine.
A questo va aggiunto l'assurdo atteggiamento repressivo della dirigenza di FS che con il licenziamento del lavoratore Riccardo Antonini, il ferroviere che da subito ha messo a disposizione le sue competenze professionali per la ricerca della verità e per la giustizia a favore dei familiari delle vittime, ha dichiarato la sua chiara volontà di contrastare ogni tentativo di fare luce sulle vere ragioni della strage.
USB augura fortemente a tutte/i le/i cittadine/i, alle Associazioni e alle lavoratrici e ai lavoratori delle ferrovie di Viareggio che il processo in corso approdi ai migliori esiti di verità e giustizia, sosterrà ogni azione per impedire l'incombente prescrizione del filone processuale per l'incendio colposo, e si unisce idealmente, ma anche partecipandovi fisicamente con i suoi compagni, alle iniziative di commemorazione e lotta che si terranno il 29 giugno 2016.
Verità Giustizia e Sicurezza per Viareggio e per tutte e tutti