Comunicato stampa
Vigili del Fuoco impegnati in sopralluoghi coordinati dalla Prefettura per la verifica del rispetto dei protocolli COVID sui luoghi di lavoro
Una forzatura la disposizione di servizio emanata dal comando di Padova che, senza battere ciglio, asseconda le richieste un po’ troppo pretestuose da parte della Prefettura.
In questi giorni, i Dipartimenti di prevenzione territoriale, avvalendosi principalmente di Spisal, carabinieri NIL e ASL hanno avviato un'attività di supporto e controllo delle aziende produttive in tutta Italia.
I principali criteri per la selezione delle attività produttive sono il numero dei dipendenti, le aziende a maggior rischio per la diffusione del coronavirus e le segnalazioni di criticità pervenute.
Gli elementi che vengono controllati sono in particolare il distanziamento tra le persone, almeno 1 metro, l'utilizzo dei dispositivi di protezione, la presenza di detergenti e igienizzanti, nonchè i disinfettanti per la pulizia della superfici, la presenza di cartellonistica informativa, il ricorso alle modalità di lavoro agile, la gestione delle modalità di accesso e uscita di lavoratori, fornitori e visitatori e la regolamentazione dell'accesso a mensa, bagni e spogliatoi.
Tutte cose che toccano marginalmente la competenza dei Vigili del Fuoco, non a caso Padova risulta una delle pochissime realtà dove i pompieri vengono impegnati non per soccorrere le persone in sicurezza, ma per controllare aziende che, con molte difficoltà stanno cominciando a ripartire.
Tra l’altro il DPCM “Cura Italia” deroga agli obblighi di cui al DPR 151/2011 'Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi' in alcuni articoli
Ci chiediamo quale sia l’utilità di ridurre ulteriormente l’organizzazione dei soccorsi in provincia per svolgere controlli che competono ad altri.
Crediamo che se la prefettura ritiene necessario tutto ciò deve rendersi conto che il Comando di Padova lavora praticamente con una sola squadra completa per tutta la città e che gli uomini messi in campo in tutta la provincia sono poco più di 30.
Che sia il caso di ridurre ancora ? Quando le persone che richiedono il nostro intervento ci vedono arrivare in ritardo, perché impegnati in altro intervento, o sotto organico a chi dobbiamo dire di rivolgersi? Soprattutto per il motivo che la faccia e anche altro lo mettiamo noi e non chi sta comodamente seduto in una poltrona.
P.S. Per la nostra amministrazione: I controlli esterni li dobbiamo fare con le mascherine leggings offerte da una nota ditta veneta o ci fornite delle regolari mascherine certificate?
il Coordinamento Provinciale USB VVF Padova