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Turismo // Scioperi

Vittoria per le lavoratrici del Savoia Hotel di Genova dopo quattro giornate di sciopero consecutivo: la lotta paga

Genova,

Dal 29 dicembre 2023 si sono tenute quattro giornate di sciopero consecutivo per le lavoratrici dell’hotel Savoia, cameriere ai piani sotto appalto della Zenith Spa. Le ragioni dello sciopero hanno riguardato il peggioramento delle condizioni lavorative avute dopo il cambio d’appalto del mese precedente, fatto firmare di Domenica in assenza del sindacato, senza garanzie di tutela. Tra le varie istanze che hanno portato alla dichiarazione di sciopero si trovavano la diminuzione dell’orario di lavoro, l’abbassamento del minutaggio a camera per le pulizie e la possibilità di trasferimento in altre sedi dove la società detiene Appalti.

Questa mattina, in prossimità della quinta giornata di sciopero l’azienda in accordo con la committenza ha ripristinato i tempi di produttività precedenti e garantito un incontro; in seguito a tale comunicazione le lavoratrici hanno sospeso lo sciopero e ripreso il servizio. Alcune di queste lavoratrici si trovano impiegate al Savoia Hotel anche da 12 anni, un tempo lungo in cui hanno sempre fatto sacrifici per garantire all’azienda e alla clientela il massimo della qualità, uno standard che era ormai impossibile da mantenere con le novità introdotte dal cambio d’appalto. Per queste ragioni lo Sciopero delle precedenti giornate ha visto un’adesione del 90% e aveva annunciato il proseguimento a oltranza.

Ricordiamo che il Savoia Hotel è un albergo di lusso connotato da cinque stelle, dove una camera in periodo di alta stagione può costare anche molte centinaia di euro a notte, a fronte di una paga di circa otto euro lordi l’ora: da qui un facile calcolo porta a intendere che se le lavoratrici avessero dovuto pulire una camera in venti minuti, la loro paga si sarebbe tarata su due euro e pochi centesimi a stanza: una fotografia che dimostra più che mai la necessità d’introdurre nel paese un salario minimo garantito.

Genova è una città che negli ultimi anni è stata protagonista di grandi investimenti nel settore turistico, dove però le condizioni di lavoro molto spesso non rispecchiano le narrazioni dominanti e vedono l’impiego costante di esternalizzazioni, CCNL scaduti o rinnovi imbarazzanti firmati dai sindacati confederali, primi complici della dismissione della contrattazione collettiva come strumento di difesa dei salari. La vertenza del Savoia Hotel è una vertenza rappresentativa di tantissimi lavoratori e lavoratrici del Turismo che dimostra come lo sfruttamento in questo settore non sia una rara conseguenza da relegare ai rischi della piccola imprenditoria ma rappresenti lo status quo, anche negli alberghi di lusso cinque stelle, lì dove le cifre di guadagno sono da capogiro.

Il nostro augurio per l’anno nuovo è che questa vittoria rappresenti la prima di tante; in una città e un paese che sul turismo intendono investire è fondamentale che il sindacato sia in prima linea per tutelare queste categorie di lavoratori e lavoratrici e lottare insieme per ottenere il miglioramento delle condizioni di lavoro. Come abbiamo ripetuto in queste giornate di sciopero SCHIAVE MAI.

 

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