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DOCUMENTI

VOLANTINO INIZIATIVA TORRI EUR

Roma,

Ritirare la deliberazione n.87 riguardante le Torri di viale Europa 242.

Destinare queste aree all’interesse pubblico:
costruiamoci alloggi popolari!

 

Ora anche la Procura ha deciso di occuparsi del Piano Regolatore Generale di Roma, approvato in gran fretta dal dimissionario Veltroni in un Campidoglio blindato e assediato dai movimenti di lotta che hanno subito dure cariche e numerose denunce per aver tentato di impedire quest’ultimo regalo ai grandi costruttori . L’inchiesta vuole accertare quali interessi si sono voluti tutelare con i 70 milioni di metri cubi di cemento previsti tutti su aree private mentre per esempio quelle destinate ad Edilizia Residenziale Pubblica sono pressochè inedificabili.

Abbiamo fortemente contestato il progetto urbanistico di città immaginato da Morassut e compagni, attraverso gli accordi di programma che hanno permesso ai grandi privati aumenti di cubature e cambi di destinazione d’uso, sancendo di fatto il primato dell’interesse privato rispetto a quello pubblico.

L’amministrazione capitolina sconfitta ha sempre affermato di aver tenuto conto del bene comune e della partecipazione dei cittadini ma la verità è ben diversa e parla di proteste inascoltate e ipotesi della magistratura in merito ad abusi d’ufficio, corruzione e violazione delle normative urbanistiche.

Con il CENSIMENTO DAL BASSO e l’ulteriore iniziativa di oggi intendiamo entrare con forza dentro la questione… e già che ci siamo anche dentro i cantieri e le aree dove sono previsti gli accordi di programma.

Lo smantellamento delle due Torri dell’EUR (ex Ministero delle Finanze) è stato autorizzato da una delibera in deroga al PRG che per lungo tempo i movimenti in difesa dei territori erano riusciti a bloccare e che è stata invece licenziata dal Commissario Straordinario Morcone nel periodo di campagna elettorale.

La popolazione del quartiere è fortemente contraria a questa nuova speculazione che ingrossa le rendite senza ricadute positive in termini di vivibilità e servizi per gli abitanti.

La trasmissione “Report” ha spiegato bene quello che da tempo proviamo a dire. Ultimamente i grandi costruttori sembrano diventati innominabili, probabilmente perché controllano buona parte della carta stampata. Prima era Veltroni a servire gli interessi di Toti, Caltagirone, Scarpellini, Parnasi, ecc., oggi Alemanno decide di proseguire sulla stessa strada e le sue dichiarazioni appaiono in perfettà continuità con il suo predecessore. 

Esiste un’altra città attende da troppo tempo segnali diversi e di vera rottura di fronte ad una realtà fatta di precarietà che ci porta con difficoltà ad arrivare a fine mese, costretti a rinunciare al nostro futuro a partire dall’impossibilità di accedere al mercato degli affitti o, peggio ancora dei mutui. Per noi RETE DEI MOVIMENTI PER IL DIRITTO ALL’ABITARE è giunto il momento di aprire anche con la nuova amministrazione capitolina una contrattazione articolata, sul disegno della città e sulla destinazione delle aree, sui diritti edificatori e sull’uso del costruito, sull’accesso al diritto alla casa come forma irrinunciabile di redistribuzione del reddito contro l’accumulazione delle rendite prodotte sulle nostre teste e le nostre spalle..

Non vogliamo ulteriore cemento privato e siamo pronti a bloccare tutti i nuovi cantieri di edilizia residenziale non pubblica.

Alemanno che fino a pochi giorni fa ci parlava di un piano da 40.000 case popolari (che nel discorso di inaugurazione del Consiglio si sono già ridimensionate a 25.000!) deve dire con chiarezza dove e con quali soldi intende realizzarle, prima che diminuiscano ancora fino a scomparire di nuovo.

Chiediamo l’immediata convocazione del Tavolo Interistituzionale sulla Casa

Per la realizzazione di un vero “Piano Straordinario”

·         Attraverso la definizione di Aree e Risorse da destinare alla costruzione di nuovi programmi di Edilizia Residenziale Pubblica (almeno il 50% delle aree 167 vanno destinate ad edilizia sovvenzionata).

·         L’Acquisizione del Patrimonio degli Enti non ancora Cartolarizzato, il recupero e la riconversione del patrimonio del Demanio e delle Aree Militari, degli alloggi pubblici inutilizzati e da recuperare/ autorecuperare per destinarli all’Emergenza Abitativa sia come centri di Assistenza Temporanea per i Senza Casa sia per farne Case Popolari.

·         La destinazione a Edilizia Residenziale pubblica di una parte consistente delle “aree private” e del Costruito Privato a partire dagli Accordi di Programma dell’EUR, della Magliana, di Bufalotta, dell’Area della Fiera di Roma a Tormarancia e delle Centralità.

Oggi siamo nei cantieri privati, così come domani saremo nelle caserme in dismissione per evitare che diventino nuovi CPT come ipotizzato da Maroni nella nuova versione di “galera etnica” prevista dal pacchetto sicurezza: il patrimonio demaniale va destinato all’emergenza abitativa e non alla costruzione di nuovi luoghi di reclusione.

Dopo il censimento dal basso di venerdì scorso e l’insediamento del consiglio comunale rimaniamo in attesa del tavolo del Prefetto, l’iniziativa di oggi vuole sollecitare un intervento più deciso per affrontare quella che in campagna elettorale sembrava una priorità per tutti gli schieramenti politici.

 

PARTECIPIAMO TUTTI E TUTTE ALLA MANIFESTAZIONE CITTADINA, SABATO 14 GIUGNO 2008 ore 16.00, concentramento in via del Castro Laurenziano(Piazzale Verano)

 

Rete cittadina per il diritto all’abitare

AS.I.A.-RDB-Blocco Precario Metropolitano-Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa-Comitato Obiettivo Casa-Action