Lavoratori,
il volontariato è bello quando è spontaneo, purtroppo nel Corpo Nazionale VV.F. non è cosi, riteniamo che sia solo uno specchietto per allodole. Vogliamo ricordare le parole dei precedenti capi Dipartimento consapevoli della trappola che si stava confezionando: “ il serbatoio di volontariato, che stiamo creando con le aspettative di assunzioni o riserve di posti, ci permetterà di avere nel paese un numeroso gruppo di gente che ruota attorno al Corpo Nazionale”.
In effetti l’obiettivo che si erano prefigurati lo hanno colto in pieno, di fatto oggi con il proposito di entrare nei Vigili del Fuoco, tantissimi giovani e meno giovani, fanno a gara ad iscriversi nelle liste del “volontariato” per diventare i futuri precari della pubblica amministrazione.
Come RdB/CUB, abbiamo in tutti i modi cercato di opporci, mettendo in campo tutta una serie di attività anche legali, e far capire ai “volontari “, quelli pilotati che svolgono un volontariato strano nei Vigili del Fuoco, che le prospettive non erano e non sono quelle tanto enunciate da politicanti e amministratori. Questi hanno un solo obiettivo e cioè lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo allo scopo di chiudere i bilanci in attivo.
Oggi il risultato del mega/sfruttamento, che coinvolge il Corpo Nazionale, causato da questo sistema di volontariato, è unico in tutto il paese ed ogni giorno aumenta sempre di più. Nonostante ciò, non ancora contenti di aver creato questa assurda situazione, cioè un parco buoi di circa 18.000 precari, tutti belli elencati e tutti in attesa di una stabilizzazione, oggi dall’alto dei loro scranni discutono come lenire l’agonia di precari.
Purtroppo il fenomeno non è in fase calante, non c’è volontà politica di frenare la rincorsa al volontario VV.F., anzi è incentivata oltremodo da ogni Comando provinciale che attiva corsi per sfornare in continuazione, nuovi volontari/precari, al fine del raggiungimento di obbiettivi e di punteggio. Un sistema scientificamente organizzato dai vari governi che hanno fiutato il modello organizzativo, per loro più idoneo, allo scopo di ridurre i costi della macchina amministrativa ( al posto di ridurli al loro interno: politica ed alta burocrazia), avallati da quelle OO.SS. che sono cinghia di trasmissione dei partiti e si sostituiscono ai governi, e che dei giovani volontari ne fanno meri serbatoi elettorali.
Tutto ciò è verificabile misurando l’attenzione avuta dai governi nei riguardi del CN.VV.F.. Ogni anno la nostra amministrazione, per richiami di precari, spende circa 80 mln di euro ed il trend è ancora in aumento. A ciò si aggiunge tutto l’indotto che si muove intorno alla formazione, vestizione, vitti… e altro ancora per alimentare solo le loro vane speranze!
Quello che doveva essere un fatto temporale delimitato, ovvero quello di coinvolgere precari nelle attività del Corpo Nazionale, è stata trasformata in una pratica consuetudinaria, dove ogni giorno questi giovani esercitano quasi tutte quelle funzioni, proprie del personale permanente, pagati di meno, e con una professionalità ridotta.
Ma sono andati oltre l’immaginazione, con l’introduzione del volontario/precario, di cui non disconosciamo la loro volontarietà di fare il vigile del fuoco, ma non si comprende tale modalità; per noi tratteggia una pura rappresentazione dello Stato efficiente (che non lo è per niente!), dove chiunque, oggi, dopo un semplice corso (di 120ore, forse), indossa i dispositivi di protezione individuale ed affronta i vari interventi di soccorso, in cui la questione centrale è sempre l’incolumità delle persone e delle cose!
Un aspetto, questo del volontariato/precario, organizzato dallo Stato e che ha aperto una serie di “appetiti” in giro per il paese, tant’è che oggi società di formazione, cooperative, con finanziamenti pubblici organizzano corsi per i vigili del fuoco! (allegato)
Per mantenere livelli alti di professionalità ci è costato anni ed anni di formazione ed istruzione nel CN.VV.F,, ora perduti, grazie alla politica che del soccorso pubblico ne ha fatto un <fai da te>; oggi mi alzo è faccio il vigile del fuoco domani quello che capita!
Colleghi alcune iniziative sono già partite per contrastare questo fenomeno della nostra Amministrazione, che va contro la stabilizzazione o la valorizzazione del volontariato, in quanto alimentarlo resta un mero strumento per “apparire” utile solo allo Stato ed alla nostra Amministrazione, ma nella sostanza questi giovani, sono alla pari di tanti altri che lavorano nei call center ad uso e consumo della politica.
Contro questo malcostume, alla “nuova” politica che si insedierà, poniamo con forza le nostre ragioni altrimenti ci troveremo senza valenza politica, perché ricattabili, e relegati a ruoli dei bravi samaritani!