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VVF CON L'ACQUA ALLA GOLA

Alessandria,

“…E’ SALTATA L’INTERA CATENA DI COMANDO”

Lavoratori,

come per la gestione del naufragio della Costa Concordia, anche per quanto riguarda la gestione delle fasi emergenziali alluvionali in Liguria si è verificato un blackout dirigenziale.

Tralasciando quanto di competenza del comando provinciale e direzione regionale di Genova, il comunicato del 10 ottobre la dice lunga (http://vigilidelfuoco.usb.it/index.php?id=20&tx_ttnews[tt_news]=78846&cHash=b60a7ef430&MP=63-607) ci soffermiamo su come il comando Alessandria ha proseguito sulla stessa linea... d’onda.

Ad oggi non c’è nulla di scritto, uno straccio di dichiarazione emergenziale, calamità, insomma qualcosa che giustifichi l’invio di uomini e mezzi fuori regione oppure giustificare per esempio il pagamento di straordinari al personale chiamato in servizio piuttosto che il solito recupero ore, solo comunicazioni informali…telefoniche tra funzionari.

Invio immediato di due unità versione fluviale con dpi scarsi, la richiesta iniziale da comando Genova era di due SA e la Direzione regionale Piemonte avvisata che non sa nulla di alluvione.

Gestione sostituzione personale a geometrie variabili, dalla direzione regionale si impartivano i giorni seguenti direttive ad alcuni comandi, esclusa Alessandria, che la permanenza sul cratere alluvionale sarebbe stato di tre gg,

Il comando Alessandria, a parte la prima sostituzione, in assenza di disposizioni superiori, decide di attuare i tre giorni in maniera unilaterale, autoritaria, senza concordarlo con le ooss del comando …solo che il personale (4 unità) purtroppo era già in Liguria creando loro vari disagi in quanto convinti di rientrare al cambio turno come i precedenti colleghi o i colleghi di altri comandi (Imperia, Savona) pertanto non avevano cambi biancheria a sufficienza e modifica delle loro situazioni di vita privata.

Non si era mai vista una gestione così fallimentare, persino Franceschiello e il suo esercito avrebbero fatto meglio.

Una cosa è certa, quanto accaduto ha messo in luce la debolezza della militarizzazione del cnvvf, senza risorse economiche, mezzi, attrezzature e di un apparato dirigenziale impreparato, goffo, mentre il personale operativo, come al solito, ha risposto supplendo a queste incapacità dimostrando spirito di abnegazione e solidarietà nei confronti della popolazione genovese lavorando ininterrottamente riposando poche ore in più giorni.

Aggiornamento ultime ore: esondazioni nel novese, Gavi, Stazzano, e il caos organizzativo dirigenziale aumenta…una Waterloo… Seguiranno notizie.

 

PER UNA NUOVA E MODERNA PROTEZIONE CIVILE

NO ALLA DISTRUZIONE DELL’UNICA RISORSA SOCIALE NEL PAESE