LAVORO PRIVATO VENEZIA
LETTERA APERTA ALL'ESIMIO PROFESSORE - PLURI PRESIDENTE – AUDITING M. PANETTONI
SCANDALOSI
SONO I SUOI DOPPI – TRIPLI INCARICHI
I SUOI DOPPI – TRIPLI EMOLUMENTI
SCANDOLOSO - SARA' LEI
Mercoledì 14 luglio, come USB Trasporti di Venezia, abbiamo manifestato
sotto la sede Aziendale di ACTV del Tronchetto PER EVIDENZIARE E
DENUNCIARE COME il Presidente M. PANETTONI, mentre indice una
confernza stampa a Roma per “AVVERTIRE PREOCCUPATO” che, stante la
manovra economica del Governo, 57 milioni di italiani dovranno contare
principalmente su se stessi ed i propri mezzi per spostarsi nel prossimo
futuro, NON ABBIA ALCUNA REMORA MORALE A FARSI RICONFERMARE
LA CARICA DI AUDITING IN ACTV PER UN COMPENSO DI 106 MILA EURO
CHE VANNO AD AGGIUNGERSI AI COMPENSI PER LE SUE CARICHE DI
PRESIDENTE ASSTRA E ACTV.
Professor M. PANNETTONI siamo ben consapevoli che la nostra
manifestazione, di cui era al corrente anche se era a Roma, Le ha dato
fastidio al punto di essersi prontamente “DISTURBATO” A DICHIARARE DI
RITENERE “SCANDALOSO” IL SIT IN CHE ABBIAMO TENUTO SOTTO LA
SEDE DI ACTV A VENEZIA CONTRO I SUOI DOPPI INCARICHI.
Esimio PROF. M. PANETTONI si rassegni e si metta il cuore in pace!!!! IL SIT
IN DI MERCOLEDI' 14 LUGLIO (giornata di festa nazionale Francese per la
presa della Bastiglia) E' SOLO L'INIZIO!!! Nei prossimi giorni
PRESIDIEREMO Piazzale Roma con una PETIZIONE DA FAR FIRMARE AI
CITTADINI, che si vedranno costretti a pagare il TICKET MAGGIORATO BEN
OLTRE IL 4 O 5%, PERCHE' IL COMUNE DI VENEZIA DELIBERI AFFINCHE'
NELLE AZIENDE DI SERVIZIO PUBBLICO GLI AMMINISTRATORI NON
POSSANO AVERE DOPPI O TRIPLI INCARICHI O COSTRUISCANO ENNESIME
SCATOLE CINESI FUNZIONALI SOLO ALLA MOLTIPLICAZIONE DI CONSIGLI
DI AMMINISTRAZIONE.
I SACRIFICI COMINCI A FARLI LEI!!!!!!!!!
Per USB LAVORO PRIVATO VENEZIA
ANTONINI GIAMPIETRO VE 15 LUGLIO 2010
30173 VENEZIA/MESTRE, V. Camporese 118 – Tel/Fax 041/5312250
DI SEGUITO RIPORTIAMO L'ARTICOLO DEL
15 luglio 2010 - Corriere del Veneto
Actv fa i conti, nel 2011 a rischio 230 dipendenti e un quinto delle corse
Allarme di Asstra per i trasporti pubblici
VENEZIA - Un 2011 nerissimo sul fronte del trasporto pubblico veneziano con almeno 230
dipendenti da lasciare a casa e oltre tre milioni di chilometri di corse in terraferma da
cancellare. E' il quadro di Actv che ha studiato le ricadute della manovra Tremonti sui
trasporti e sull'azienda veneziana. Se il provvedimento finanziario passerà così come
proposto dal ministro dell'Economia, si aprirà un periodo di lacrime e sangue per l'azienda.
Ci sono solo tre scenari possibili infatti: tagliare personale e servizi oppure aumentare le
tariffe del 78 per cento per coprire i tagli o ancora dichiarare il fallimento di Actv. A
parlarne, ieri in un incontro a Roma, è stata Asstra, l'Associazione delle società ed enti del
trasporto pubblico locale presieduta dal presidente di Actv Marcello Panettoni. Il quadro è
lo stesso in tutte le grandi città italiane che da una parte combattono contro lo smog e gli
sforzi di educare gli automobilisti a rinunciare all'auto per i mezzi pubblici, dall'altro vedono
tagliare pesantemente i fondi per il trasporto collettivo. Panettoni ha usato ieri parole molto
pesani per descrivere la situazione. Senza un ripensamento del governo «sarà firmata la
condanna a morte del trasporto pubblico locale così come lo conosciamo oggi», dice
Panettoni. Asstra ha simulato le conseguenze dei tagli dei trasferimenti ipotizzando una
riduziione del 10 per cento e una del 20 per cento. «Abbiamo tralasciato il 30 per cento,
sarebbe una simulazione da disastro», continua il presidente. Nella migliore delle
prospettive, ossia che il governo decurti del 10 per cento i soldi per le aziende del
trasporto pubblico, per far quadrare i conti Actv dovrebbe tagliare 230 posti di lavoro per
non parlare dei 3,3 milioni di chilometri di corse da eliminare, un quinto degli attuali di
Mestre. Lo scenario diventerebbe ancora più tetro nel caso Roma approvasse il meno 20.
Ben 460 famiglie perderebbero una fonte di sostentamento e 6,7 milioni di chilometri
sparirebbero, praticamente la metà di quanto macinano ogni anno gli autobus della
terraferma. «Per Venezia non esiste alternativa al trasporto pubblico - spiega Panettoni - i
vaporetti non si possono toccare». E dunque a pagarne le spese sarebbe il settore
automobilistico. Nel macro, il Paese perderebbe quasi 10 mila posti di lavoro, 200 milioni
di chilometri percorsi all'anno e tra i 550 milioni e il miliardo di passeggeri. In alternativa, il
costo di ogni singola corsa per tappare il buco dei fondi mancanti dovrebbe schizzare a
quasi 2 euro e gli abbonamenti a 57. «Non sono previsioni terroristiche o fosche ma
realistiche e concrete», continua Panettoni. «I cittadini devono sapere a cosa si rischia di
andare incontro», aggiunge. Con in mente queste prospettive devastanti, il presidente di
Asstra e Actv ritiene dunque «scandaloso» che ieri l'Unione sindacale di base abbia
inscenato un sit in sotto la sede dell'azienda al Tronchetto contro i doppi incarichi di
Panettoni. «I sindacati dovrebbero prendersela piuttosto contro la manovra»,
risponde da Roma il presidente. Nell'attesa di capire cosa accadrà al momento del voto
del testo finanziario, a Venezia Comune e Actv hanno iniziato a discutere di aumenti
all'Imob. «Da quattro anni gli abbonamenti non sono adeguati - spiega Panettoni - e serve
mettere ordine al sistema». A Venezia paradossalmente un disoccupato e un precario
pagano più di un lavoratore dipendente, è dunque ora di mettere mano ad
un'organizzazione ormai datata. «Gli incrementi sono un fatto fisiologico - conclude
Panettoni - le famiglie lo vedono quotidianamente e ora dobbiamo applicarli anche noi». A
rassicurare i veneziani che non subiranno un salasso arriva l'assessore alla Mobilità Ugo
Bergamo. «Vedrete che se il titolo di viaggio unico sarà più costoso arriveranno vantaggi
per gli abbonati», promette.