COMUNICATO STAMPA
DAL PREDIDIO DI PIAZZA SS. APOSTOLI
Dopo 4 giorni di sciopero della fame arriva la visita di Nicola Zingaretti.
Continua ostinato il digiuno degli inquilini e delle inquiline in piazza SS Apostoli. Mentre il presidio mantiene con lucidità il punto sulle richieste di moratoria immediata e tavolo interistituzionale, proseguono gli attestati di solidarietà e oggi anche il presidente della Provincia di Roma e probabile candidato sindaco alle prossime elezioni si è recato al gazebo che ospita gli scioperanti. Le sue dichiarazioni, come quelle del delegato alla casa Galloro e del consigliere Peciola, sono importanti e utili verso la definizione di passi risolutivi. Per ora però siamo alle dichiarazioni, simili a quelle che abbiamo ascoltato nei giorni precedenti da altri rappresentanti istituzionali, riteniamo invece necessari passaggi di maggiore concretezza e questo accumulo di forze deve convergere sulle richieste di chi digiuna convintamente in difesa del proprio diritto alla casa.
Auspichiamo una veloce sintesi di queste molteplici dichiarazioni e per questo non ci fermiamo nella nostra iniziativa di sciopero della fame, che investe direttamente la nostra realtà sindacale con Angelo Fascetti impegnato allo stremo per raggiungere gli obiettivi primari che gli inquilini si sono prefissati e che sono utili per restituire dignità e speranza a chi rischia di perdere l’alloggio.
In piazza SS Apostoli domani arriverà il corteo indetto dal sindacalismo di base. La decisione di raggiungere il luogo dove da quattro giorni va avanti la nostra protesta la viviamo come un atto di grande vicinanza e con gioia aderiamo alla giornata di sciopero generale di domani, sciopero che ha tra i suoi punti prioritari il diritto all’abitare e la tutela dell’inquilinato resistente, la lotta contro le privatizzazioni e le dismissioni del patrimonio pubblico, la difesa dei beni comuni.
Domani saremo al quinto giorno e saluteremo con piacere i manifestanti che ci raggiungeranno, perché confidiamo anche nella loro forza per difendere insieme i diritti dei lavoratori, dei precari, dei giovani, dei migranti.
AS.I.A.-USB
Roma, 21 giugno 2012
COMUNICATO
CASA, ZINGARETTI INCONTRA INQUILINI ENTI IN PRESIDIO, SCRIVERO' A MONTI
Il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, accompagnato dall’incaricato alle Politiche abitative della Provincia, Nicola Galloro e dal consigliere provinciale Gianluca Peciola, ha incontrato gli inquilini di Asia, Usb e Coordinamento dei Comitati Inquilini, in presidio e in sciopero della fame a piazza SS. Apostoli contro gli aumenti e la dismissione degli immobili ex enti previdenziali pubblici.
"La dismissione di questo patrimonio abitativo a prezzi inaccessibili per gli inquilini, gli aumenti incontrollati degli affitti rischiano di creare nella città emergenze non governabili - ha detto Zingaretti - Intendo inviare una lettera al presidente del Consiglio Monti, ai capigruppo di tutte le forze politiche per sollecitare il governo affinché apra un tavolo con le organizzazioni sindacali e stabilisca una moratoria con tempi definiti, rispetto alle vendite e agli aumenti di canoni degli immobili degli enti previdenziali ora privatizzati. Chiediamo inoltre che il governo ascolti tutte le istituzioni del territorio e non dia alcun seguito al provvedimento che prevederebbe la creazione di un fondo immobiliare, dove far confluire tutti gli immobili degli enti pubblici e privatizzati insieme al patrimonio non abitativo, da dismettere secondo i criteri del mercato libero".
"Negli anni - ha aggiunto Galloro - sono state smantellate tutte le forme di tutela costruite nel tempo per far sì che nella Capitale non si arrivasse a quella emergenza casa che oggi sta interessando sempre più anche il ceto medio, non soltanto le classi più deboli. Parlo dell’eliminazione dei fondi Gescal, destinati alla costruzione e gestione di case popolari, che ha notevolmente ridotto l’intervento di parte pubblica all’ 1% della produzione edilizia totale.
Inoltre – aggiunge - le misure sull’Imu non hanno previsto riduzioni per enti o privati che applichino canoni concordati con le organizzazioni sindacali. E oggi le proprietà minacciano di passare agli affitti liberi. E’ bene dunque che il governo rimetta mano anche a questo provvedimento che aggrava la situazione delle famiglie e ostacola l’accesso a canoni sostenibili”.
21 giugno 2012