MARZOTTO/MARLANE :
IL GHOTA MARZOTTO SOTTO PROCESSO
PER MORTI E MALATI DI TUMORE
ORGANIZZATA DA; USB, SLAICOBAS, MEDICINA DEMOCRATICA, PRIMO MAGGIO,
Marlane-Marzotto. Stabilimento di Praia a Mare. Il trentennale silenzio, ancora incombente, delle istituzioni preposte al controllo della salute in fabbrica e del territorio si è rotto, oggi la Marlane Marzotto è sotto processo” …..” Bisogna impedire il tentativo strisciante di ammorbidire il processo a favore della Marzotto ed a discapito dei lavoratori”…” E’ inquietante che, - invece di costituirsi come d’obbligo parte civile - ed in evidente ossequio alle personalità coinvolte e rappresentative dei forti poteri economici e finanziari il Ministero dell’Ambiente, la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza, e lo stesso Comune di Praia a Mare (col sindaco indagato), continuano a sottrarsi alla difesa dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente!”…”
La nomenclatura dei nomi ‘eccellenti’ tra i 13 indagati a vario titolo: (cavaliere del lavoro Pietro Marzotto ‘re’ del tessile, già conte di Valdagno, già presidente dell’Ass. Industriali di Vicenza e dell’Industria Laniera Italiana, presidente della Fondazione Marzotto; Antonio Favrin vicepresidente vicario della Confindustria Veneta, già consigliere Safilo, azionista della Valentino,con partecipazioni nella catene Jolly Hotels; Silvano Storer già direttore generale della Stefanel, interessi in Nordica (scarponi da sci) e Benetton Sportsystem; Jean de Jaeger consigliere dell’Euretex (Associazione Europea delle Industrie Tessili) già consigliere economico della Casa reale Belga, presidente della Marzotto USA dal ’95 al ’98; Lorenzo Bosetti consigliere delegato e vicepresidente della Lanerossi; oltre a Carlo Lomonaco( sindaco di Praia a Mare e responsabile della Tintoria, il ‘reparto della morte”)… tratto da Slaicobas
Il sindacalismo di base considera la sicurezza sul lavoro un principio irrinunciabile e non mercanteggiabile.
Nella nostra provincia un’altra ditta, la exTRICOM di Tezze sul Brenta è sotto processo. Da più di 30 anni la Tricom/Galvanica PM di Tezze sul Brenta rilascia nell’ambiente i suoi veleni. La gestione scellerata dell’azienda ha causato la morte di molti operai e la contaminazione delle acque superficiali e sotterranee che ancora oggi continua….Per decenni i lavoratori hanno inalato i vapori cancerogeni delle vasche e sono venuti a contatto con diverse sostanze tossiche e cancerogene, in nome della produttività senza regole e del profitto. La dichiarazione di fallimento dell'azienda nel 2003 ha protetto Il titolare Paolo Zampierin, "nullatenente", dalla responsabilità.Da anni è in corso al Tribunale di Bassano un processo che vede imputati Sgarbossa Adriano e Zampierin Paolo (titolari) e Rocco Battistella ("dipendente" dell'azienda e per 25 anni sindaco di Tezze). da “Comitato di difesa della salute nel Lavoro e del territorio di Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa”.
ALLA MARLANE E ALLA TRICOM I CASI SONO STATI ACCERTATI….
SIAMO SICURI CHE A SCHIO E VALDAGNO NON SIA SUCESSO NULLA?