L’attacco ai lavoratori e ai poveri di questo paese passa oggi più che mai dalla speculazione immobiliare, dai mancati investimenti nell’edilizia residenziale pubblica, dalla continua sottrazione di salario a studenti e lavoratori, oltre che dalla sistematica costrizione all’indebitamento per la maggioranza degli italiani.
In tutto il Paese la defezione del governo e delle sue articolazioni locali nei confronti del diritto all'abitare sta determinando una crisi abitativa generale che richiede risposte urgenti e collettive.
Mentre si pensa a realizzare grandi opere inutili e dannose, ad ampliare le servitù militari ed alimentare l'economia di guerra, poco o nulla viene fatto per arginare le migliaia di sfratti, sgomberi e pignoramenti che quotidianamente avvengono in tutti i territori, se non mettendo in campo soluzioni raffazzonate ed emergenziali, basate esclusivamente sulla (finta) tutela delle cosiddette fragilità sociali. Vengono di fatto osteggiati gli strumenti necessari per contenere e regolamentare canoni di locazioni sempre più esosi che riguardano tutte le persone escluse dall'accesso alla proprietà immobiliare o che non riescono ad ottenere un alloggio popolare pur avendone i requisiti, come ben esemplifica la vicenda di chi studia nelle università.
Le tendate di questi mesi di fronte a tutti gli atenei italiani infatti, ci parlano di come tutte le promesse fatte dal governo e dalle regioni per risolvere la piaga del caro affitti siano rimaste sostanzialmente parole al vento, rendendo sostanzialmente impossibile trovare un alloggio accessibile per migliaia di studenti e studentesse, specialmente nelle città in cui trovare una casa è già di per sé difficilissimo, a causa del dilagare incontrollato di affitti brevi turistici e del deliberato abbandono del patrimonio pubblico e privato in disuso.
A chiudere il cerchio vi è infine il totale smantellamento degli strumenti di protezione sociale che sono necessari per avere una vita degna, dalla cancellazione del reddito di cittadinanza al disinvestimento totale sulla sanità pubblica e il diritto allo studio. A fronte di questa totale defezione dal diritto all'abitare, il governo si sta ampiamente spendendo per imporre una pace sociale 'armata' che passa per la prevenzione e criminalizzazione della solidarietà, delle pratiche di riappropriazione e delle lotte sociali, mentre si mettono in atto spettacolari operazioni mediatiche nei quartieri popolari.
Per tutte queste ragioni il 19 ottobre ci saranno iniziative per il diritto alla casa in molte città italiane. A Roma manifesteremo finendo davanti al Ministero delle Infrastrutture, a Bologna con una carovana di studenti di Cambiare Rotta Bologna e inquilini, faremo sentire la voce di famiglie precarie in fatiscenti strutture d’emergenza senza alcuna prospettiva, giovani esclusi dagli studentati pubblici che non possono permettersi gli attuali affitti e infine chi una casa non ce l’ha ed è stato costretto ad arrangiarsi.
Non possiamo rimanere a guardare mentre ci tolgono le basi per una vita dignitosa, ci vediamo in Piazza Scaravilli alle 15, finendo alle Case popolari occupate di via Regnoli.
GLI ALTRI APPUNTAMENTI DELLA GIORNATA NAZIONALE DEL 19 OTTOBRE PER IL DIRITTO ALL'ABITARE:
https://sites.google.com/view/redditocontrorendita/19-10-23-dalla-parte-del-diritto-allabitare